E’ la traversata classica della Valgrande, da est a ovest.. da Malesco attraverso la bocchetta di Scaredi sino a Colloro attraverso la colma di Premosello. Proprio perchè è l’itinerario più classico si svolge tutto su sentieri ben tracciati dove è impossibile perdersi ma non l’abbiamo mai fatta e comunque si svolge in uno dei più incontaminati ambienti naturali italiani… questi sono ottimi motivi per partire per una bella camminata con Teo.
Durante questa uscita collaudo l’utilizzo della macchina fotografica per fare il track gps dell’intero percorso e dell’app terra map HD per seguire la traccia GPS che avevo creato il giorno prima.
Per conciliare gli impegni di tutti ed esser di ritorno alla domenica per pranzo decidiamo di dividerla in tre piccole tappe:
venerdì pomeriggio andiamo innanzitutto a Colloro a lasciar giù la mia macchina, oltre la chiesa del paese parte la carrabile che continua a lunghissimo fino ad un parcheggio nei pressi dell’alpe la piana (se ricordo bene). In realtà arrivati qui scopriamo che questo tratto di strada è percorribile solo con un permesso… torniamo quindi indietro sino ad un piccolo parcheggio nei pressi di un muraglione che sostiene una casupola dell’acquedotto. Ripartiamo quindi con la macchina di Teo sino alla val Loana dove parcheggiamo a Fond li Ghebbi e partiamo per la veloce salita sino al bivacco di Scaredi dove incontriamo un po di mucche scozzesi e tre ragazzi di Milano che dormiranno anche loro li. Cuciniamo il nostro mezzo chilo di pasta con sugo alle noci… niente male 🙂 e ci rendiamo subito conto di aver portato poco vino, se ne va una litrata lasciandoci con solo un altro mezzo per il giorno dopo… uff 😛
sabato sveglia non troppo presto e si scende verso in la piana passando per la balma (praticamente inesistenti le tracce di baite), i boschelli (anche qui resta veramente poco delle baite), dove c’è un torrente che forma una cascata meravigliosa, portaiola (più evidenti i ruderi delle baite).. sino ad arrivare al ponte sospeso che porta sotto al pratone di in la piana. La discesa è più lunga di quanto pensassi o ricordassi (l’avevo fatta in salita per uscire a Scaredi con il nonno) forse anche perchè il tempo non è molto clemente e dopo un po che camminiamo inizia a piovere. Arriviamo a in la piana dove ci sono la casermetta della forestale ed altre tre baite adibite a bivacchi, dove ci fermiamo per asciugarci ed attendere che spiova. Non ci sono tracce dei forestali. Da qui non saprei dire dove sia il vecchio bivacco in lamiera dove avevamo dormito anni prima… In uno dei bivacchi vi sono due tedeschi anche loro in attesa di riprendere il cammino. Smette di piovere e ripartiamo dapprima in piano sino al ponte val Gabbio. Il bivacco è poco più avanti ma un cartello dice che è chiuso in quanto pericolante… poco dopo aver attraversato il ponte si inizia a salire in modo molto deciso sino alla Colletta. L’inizio della salita richiede un minimo di attenzione alla strada per non andare troppo avanti e il tasso di umidità da paese tropicale ci fa sudare non poco questi 300mt di dislivello 🙂 Dalla Colletta si riprende per sentiero più pianeggiante verso l’alpe Serena. Attraversiamo un ruscello dove Teo opta per un bagno ristoratore 🙂 Da qui il panorama sulla conca dell’alpe Serena è veramente magnifico, la conca è contornata da bellissimi e scoscesi monti, dal verde intenso e foltissimo sembrerebbe di essere in Perù 🙂 L’alpeggio è totalmente diroccato anche se i resti delle baite sono ancora evidenti. Si riprende a salire verso la fine della conca, superiamo ancora un ruscello con catene attrezzate (non utili almeno in questo periodo) e si riprende a salire in modo deciso verso la colma di Premosello. Purtroppo riprende in modo deciso anche la pioggia… arriviamo sotto la pioggia abbastanza di corsa al bivacco dove troviamo tre tedeschi che sono in giro da qualche giorno e ci stupiscono con chicche quali la doccia portatile e la farina per fare il pane… ma noi abbiamo decisamente vinto la sfida culinaria grazie a salame, prosciutto vino e risotto in busta 😀 Stasera c’è la partita del mondiale Italia – Germania e quassù ci sono 3 italiani e 3 tedeschi isolati dalla civiltà 🙂
domenica: dalla colma di Premosello sembra di essere tornati alla civiltà: infatti sulla colma stessa vi sono altre baite chiuse, guardando verso l’ossola si vedono strade, paesi, treni… invece guardando verso la valgrande si ammira un panorama meraviglioso e si intuisce la strada che abbiamo percorso 🙂 oggi che scendiamo ovviamente la giornata è bellissima 😀 Si scende inizialmente rapidamente e poi si addolcisce man mano toccando vari nuclei di baite ristrutturate e abitate, perlomeno come seconde case… un sacco di gente rispetto alla pace valgrandina 🙂 si arriva sino all’ultimo alpeggio dove arriva la strada carrabile, un ultimo noioso pezzo su questa deviando ad un certo punto a destra per passare verso la chiesetta di lut ed evitarci un po di carrabile e torniamo alla macchina 🙂