Cascate Ponte di Legno e dintorni

Cascatone del Pisgana

difficoltà: III / 3
esposizione: Nord-Ovest
quota base cascata (m): 2100
sviluppo cascata (m): 300
dislivello avvicinamento (m): 800

copertura rete mobile
vodafone : 80% di copertura

località partenza: Sozzine (Ponte di Legno , BS )

punti appoggio: nessuno

Introduzione:

Magnifica cascata in altrettanto bell’ambiente, attacca a quota 2100 m raggiungibile in un’ora e mezza da Sozzine(Ponte di Legno) seguendo tracce di discesa dal Pisganino. Difficoltà contenute ma buon ingaggio dato dall’avvicinamento, soste da attrezzare e discesa non banale. Relazione dei tiri superflua si sale un pò dove si vuole.

E’ l’evidente cascata che si nota dalla strada del Tonale. In condizioni anche nei primi mesi primaverili.

AVVICINAMENTO: la Val Narcanello è la valle che da Ponte di Legno, in località Sozzine, sale verso sud. Da Ponte di Legno si segue la strada in direzione del passo del Tonale seguendo le indicazioni per la Val Sozzine fino alla frazione Sozzine (primo tornante); si parcheggia dove si riesce e si continua a salire una mulattiera fino ad incrociare e superare la pista da sci. Poi si segue la forestale che sale, nascosta dalla neve ma mostrata dai numerosi passaggi degli scialpinisti che scendono dalla classica discesa del Pisgana. Strada ben battuta e ghiacciata a tratti, quando si esce dal bosco il percorso è un po’ meno evidente, o meglio è più aperto.
Si risale la valle costeggiando il torrente Narcanello sulla dx orografica, solo dopo aver svoltato un costone roccioso la cascata appare alla vista. In corrispondenza di un laghetto formato da una piccola diga (oggi coperto di neve, a volte scoperto) si abbandona la traccia scialpinistica e si sale a sinistra in direzione della base della cascata: alla sua base, sulla destra si deposita il materiale riparati sotto uno strapiombo roccioso.
Avvicinamento: 2h15’
Partiti alle 4, attaccato la cascata alle 7.

ITINERARIO: Due lunghezze in canale incassato con tratti nevosi (max 75°), poi comincia la cascata vera e propria. Il primo tiro della colata è il più difficile (85°), seguono 4/5 lunghezze meno sostenute pendenze da 70° a muretti a 85° fino al canale d’uscita.

L1: 40m, WI3, SR (destra). Breve muretto di misto ghiaccio neve, canale di neve, altro muretto e poi altra neve verso la sosta.
L2: 55m, WI3, SG. La prima metà è ancora dentro la bella goulotte, con muretti intevallati da neve. Sosta sulla destra delle gobbe di ghiaccio della seconda parte.
L3: 55m, WI3+, SG. Salita abbastanza lineare e continua, salendo leggermente verso sinistra, qualche posto di riposo ma qualche tratto impegnativo. Si superano due chiodi vecchi(brutti e senza cordoni, si sfilano a mano) sulla sinistra, sostando più in alto.
L4: 55m, WI3, SG. Primi 10m su ghiaccio, poi si giunge sul pianoro nevoso alla base dello scudo finale della cascata. Alla ricerca del ghiaccio migliore, si sosta sulla destra.
L5: 55m, WI3+, SG. Similmente a L3, salita abbastanza lineare e continua, salendo leggermente verso sinistra, ma più duro e con meno posti di riposo.
L6: 55m, WI3+, SR (sulla sinistra, da scavare per trovarla). Si sale dritti per la prima metà, poi si sale traversando verso destra, verso la bocca d’uscita, su neve e croste. Ultimi metri su sola neve.
5h30 la salita, ore 12e30 fuori.

DISCESA: si sale per una decina di metri e si può iniziare a traversare a sinistra (salendo) fino ad un canalone con camino roccioso all’inizio.una corda doppia(30m) attrezzata su roccia portain un canalone nevoso che si scende fino a delle roccette che portano ad un salto di roccia; poco prima di esso andare verso destra (scendendo) fino ad affacciarsi in un canalino laterale dove un eventuale corda doppia riporta in un canalone a fondo valle nei pressi dell’attacco della cascata.la discesa si svolge spesso su terreno esposto…ATTENZIONE!

Alternativa in doppia sulla cascata:

CD1: 55m da S6
CD2: 45m su abalakov fino al pianoro nevoso di L4. Trasferimento a piedi di poche decine di metri verso CD3
CD3: 55m SR sulla sinistra faccia a monte a metà circa del pianoro nevoso
CD4: 62m SR sulla destra faccia a monte (si sfrutta elasticità della corda)
CD5: 45m SR sulla sinistra faccia a monte (un solo chiodo, presenti cordini marci, lasciato un cordino)

2h di doppie, 14e30 alla base

1h abbondante il rientro all’auto, con ciaspole.

Note:
essendo ampia nella seconda e terza parte, si può salire dove si vuole. La goulotte iniziale è invece abbastanza obbligata.
Cascata a gobbe, o a tette che dir si voglia.
In questa stagione la cascata va completamente al sole presto! Siamo usciti appena in tempo, durante tutte le doppie le gobbe luccicavano di raggi solari!
Da evitare in caso di nevicate recenti o giornata ventosa, in quanto la cascata è la via preferenziale di deiezione dei pendii nevosi mediano e sommitale.

PS: ora solare.

Foto:

Links:

Cascata Freddo Polare

dedicata a Carlo “Carlino” Fratus

Sviluppo: 250m circa – 5 lunghezze
Difficoltà: III/3+
Esposizione: ovest
Materiale necessario: normale da ghiaccio
Tempo per ripetizione: ore 3 circa
Avvicinamento: da Ponte di Legno seguire la strada statale per il Passo del Tonale; al primo grande tornante prende a dx la strada che sale in Loc. Sozzine; lasciare l’auto in uno slargo prima del cartello di divieto di accesso, vicino a delle baite. Continuare lungo la strada in salita, ad un bivio prendere la strada a dx (indicazioni Passo del Venerocolo/Rif. Garibaldi), superare la pista da sci e raggiungere un acquedotto. Seguire il ripido sentiero che, prima nel bosco poi in mezzo ad arbusti, conduce ad una strettoia evidente della valle, dove questa diventa quasi pianeggiante; la cascata, ora visibile, si forma in un canale a sx (dx idrografica), circa 150m a sx della evidente cascata del Pisgana. Salendo un costone roccioso si arriva all’attacco (ore 2,00).

Descrizione tecnica: salire nel canale e sostare su ghiaccio alla base del muro verticale (S1-S2, 70m circa, 50°). Salire il muro verticale a sx ed uscire nel canale nevoso superiore, sostando a sx su ghiaccio (S3, 50m, 80°-90°); il muro può essere superato più facilmente a dx (75°-80°). Dalla sosta superare un piccolo salto ripido (80°) e continuare nel canale/goulotte più stretto fino ad uscire in un altro canale nevoso (S4, 50m, 70°-75°). Salire l’ultimo salto, a dx o sx, e uscire dalle difficoltà (S5, 50m, 75°-80°). Con un tiro facile su neve/ghiaccio si esce dalla cascata verso sx salendo (S6, 25m, facile). Discesa: dall’uscita della cascata non salire nel canale nevoso superiore ma attraversare a sx in mezzo ad arbusti fino a raggiungere una crestina che divide la cascata da un altro canale nevoso; seguirla per una cinquantina di metri per poi scendere a sx lungo un pendio fino a dei salti rocciosi; superarli sulla dx e scendere in diagonale a dx fino ad un piccolo mugo sul bordo di un camino roccioso verticale. Scendere con una corda doppia di 25m e raggiungere il sentiero (ore 1,00).

Note: salita il 08/12/1998 da Michele Cisana, Angelo Mercandelli e Roberto Tiziani. Bella cascata di difficoltà moderate. Ambiente selvaggio ed isolato. Attenzione! La cascata è molto pericolosa in caso di forte innevamento e/o neve poco assestata, in quanto posta in un canale che convoglia le valanghe della parete.

Link:

Cascata del Tonale

difficoltà: II / 3
esposizione: Nord-Ovest
quota base cascata (m): 1900
sviluppo cascata (m): 150
dislivello avvicinamento (m): 100
copertura rete mobile

no operato : 0% di copertura

località partenza: Passo del Tonale (Ponte di legno , BS )

accesso:
Salendo da pontedilegno appena arrivati al passo del tonale si svolta a destra in direzione della caserma tonolini o delle funivie paradiso.  Si posteggia davanti alla caserma e si prende la carrabile che parte proprio dal lato opposto della caserma, verso il fondo della strada. Cartello indicatore del sentiero 44 per il dosso di casamadre. Il sentiero scende qualche metro poi incontra la pista da sci che bisogna attraversare salendo una decina di metri. Dal lato opposto della pista riprende il sentiero appena sotto alle reti di protezione e con segnavia bianchirossi e indicazioni per il dosso di casamadre. In alternativa si salgono i primi due muri della pista ed in prossimità di un pilone sparaneve trovi la traccia.

Le cascate son ben evidenti e si raggiungono in 20/25 minuti di comodo sentiero.

note tecniche:
Ottime a inizio stagione e senza neve o risultano sepolte.
questa è la bella e evidente e quella centrale con due rami. Ramo sx più semplice , il destro ha un muretto nel 2 tiro , ma è molto lavorato.

descrizione itinerario:
Tre lunghezze di corda con massimo muretti a 85…e resto più facile con soste a spit e chiodi lungo la cascata.
il ramo destro è leggermente più difficile

Foto:

Posteggio e partenza sentiero:

La cascata descritta è quella centrale, visibile dalla strada guardando verso N / NE:

Valbione Madre / Candelotta / Brivido Caldo / Il Flusso / 

Località di Partenza:  Ponte di Legno  (1250 m)
Quota attacco:  1900 m
Dislivello avvicinamento: 300m
Dislivello della via:  70 m
Difficoltà:  2+/4 / II
Esposizione in salita: Nord
Punti di appoggio:  Rifugio Valbione

Avvicinamento:
Ponte di Legno si raggiunge percorrendo la SS 42 da Edolo in direzione del Passo Tonale. Parcheggiare nel comodo parcheggio interrato antistante l’impianto di risalita per Valbione/Corno d’Aola (gratuito d’inverno) e incamminarsi lungo la stradina che sale a destra della seggiovia. Seguire le indicazioni bianche e azzurre del sentiero N° 6 per Valbione che taglia più volte la comoda ma lunga carrareccia fino all’arrivo della seggiovia in località Valbione. Inoltrarsi nella pianeggiante valle dell’Acqua Seria lungo il percorso segnalato per i ciaspolatori, sulla destra (sx idrografica) nei pressi di alcune case. Le cascate sono visibili sul fondo della valle e si raggiungono in circa un ora da Valbione (1:45 da Ponte di Legno) spesso su buona traccia, essendo il luogo abbastanza frequentato.
In alternativa dal posteggio si prende la seggiovia Valbione (orari 8.30 / 16.45 A/R 6€), dall’arrivo della seggiovia vedi sopra.
Ulteriore alternativa: c’è una strada che parte dal posteggio della seggiovia, di fianco al grande albergo a destra degli impianti. Se in buone condizioni si può salire sino all’arrivo della seggiovia e poi continuare come sopra.

Itinerario:

Da destra a sinistra abbiamo quindi la Madre, Candelotta, Brivido Caldo, Flusso, e Cascata Prima di Sinistra.
Il flusso: 2+ unico tiro di 60mt. Varie linee salibili da sinistra a destra. A sinistra sembra più difficile. Sulla linea di destra c’è una prima sosta a spit con cordone (brutto) dopo circa 20mt sulla destra, poi una seconda sosta al termine della cascata quando spiana, ad una dozzina di metri dall’uscita. Sulla linea di sinistra dovrebbe esserci anche qui una intermedia a spit ma non l’abbiamo vista. C’è una sosta su 3 chiodi e cordoni di varia affidabilità al termine delle difficoltà sulla sx, circa 8/10 mt dall’uscita.
Madre: 3/4 Attaccare il grande muro ghiacciato appena a sinistra dello sperone roccioso che divide in due settori la cascata e salire facilmente per una decina di metri, per sostare alla base della parte più ripida. 15mt 60° SG. Dritti puntando a sinistra del grande masso sommitale dove si sosta. 50mt 85°SA. Discesa da qui in doppia fino alla base, eventualmente disarrampicando gli ultimi facili metri fino alla base. La cascata Madre data la sua larghezza offre diverse linee di salita; quella descritta è probabilmente la più remunerativa.
Candelotta: 4 La cascata forma un bel muro di circa 60 metri alla cui fine, a sinistra, si trova una sosta attrezzata su roccia con due chiodi, cordini e mallion. A sinistra della struttura si forma una bella candela superabile con difficoltà di 4+/5.
Brivido caldo: 4 sviluppo 80mt non sempre e ben formata.
puo presentare passi di misto nel primo tiro ( allora utili nut o tcu). primo tiro molto bello goulottina carina per arrivare alla sosta (2ch. collegati con cordone e maillon)sulla dx
secondo tiro lunghissimo 60m alla fine senti le corde tirare sosta (2ch. collegati con cordone e anello) sulla dx.
Discesa comoda e veloce con due doppie

Discesa

Arrivati a Ponte di Legno  (euro 3,10 la corsa)

Note:

Le cascate di Valbione si prestano a corte ma non banali salite concatenabili in caso di meteo incerto. Sono spesso formate già a Novembre e rimangono scalabili spesso, eccezion fatta per Candelotta e Brivido Caldo, fino a Marzo inoltrato. La possibilità di dimezzare l’avvicinamento usufruendo della seggiovia e gli scarsi pericoli oggettivi delle cascate rende il luogo abbastanza frequentato.
Foto:

Il Flusso:

Madre:

Madre e Candelotta:

Da sinistra a destra: il flusso, brivido caldo, candelotta e i due rami della madre:

Le cascate dall’arrivo della funivia, da sinistra a destra: Cascata sinistra, il flusso, Brivido caldo, Candelotta e Madre in due rami:

 

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