Partenza da Milano di buon mattino con l’idea di fare quattro giorni in Dolomiti, due per i fatti nostri e due con il corso 🙂
Arriviamo verso mezzogiorno al Sella: siamo ad inizio stagione e le torri sono ancora abbastanza piene di neve sulle cenge, tra l’altro nei giorni precedenti ha piovuto e ci sono parecchie colate di acqua.
Giriamo dal lato del Ciavazes e qui la situazione è decisamente migliore: niente neve ne colate, decidiamo quindi di partire per la Piccola Micheluzzi. Dopo aver posteggiato e individuato la via sulla parete grazie alle relazioni partiamo per il breve avvicinamento.
Non seguiamo il tracciato originale, anche perchè in questa stagione nel canale scende un torrente :), ma dalla variante più esterna spostata una quarantina di metri a destra dal canalone.
Il primo tiro segue una fenditura erbosa tra la parete e delle roccette, il secondo continua con la fessura verso sinistra e poi prende un caminetto che sale sino alla sosta.
Il terzo tiro risale una paretina per arrivare ad una prima sosta, non ci fermiamo qui ma continuiamo a sinistra per erba sino alla sosta successiva. Questo tratto è piuttosto fastidioso anche per il terreno umido dai giorni scorsi.
Il quarto tiro è una camminata lungo un canale di roccette con qualche passaggio ogni tanto.. quinto molto breve che porta ad un panoramicissimo terrazzo con bella vista sul canale centrale e sosta su due chiodi quasi invisibili che sbucano da una fessura erbosa 🙂
Quinto tiro divertente che risale dei muretti placcosi.
Dal sesto tiro la musica cambia: gli ultimi tre tiri sono nettamente più impegnativi e molto belli!
Si parte col sesto tiro, ci si alza a destra della sosta seguendo delle ottime lame verso destra, fino sotto ad un muretto molto verticale o strapiombante ma ben manigliato. si esce su una cengetta da traversare verso destra, molto esposta, ben proteggibile su spuntoni sino alla sosta in una accogliente nicchia gialla 🙂
Settimo tiro, si parte uscendo dalla nicchia a destra e … e poi? e poi ci siamo persi 😀 Ale ha vagato sulla parete per un tempo interminabile andando troppo a destra… in realtà appena usciti si sale in verticale praticamente sullo spigolo e poi si segue prima verso destra sino ad un’altra piccola nicchia e poi verso sinistra.. tenendo presente che la sosta è sopra alla precedente.
Ultimo tiro molto divertente con un paio di strapiombi da passare.
Dall’ultimo tiro procediamo legati verso sinistra (faccia a monte) per andare a prendere la cengia dei camosci, si passa così in un ghiaione poco simpatico, magari è meglio salire dritti sopra la sosta, o aggirandola appena verso destra…
Si è fatto tardi quindi ci affrettiamo sulla cengia, non facciamo la seconda doppia perchè scendiamo dritti nel canale e troviamo il modo di disarrampicare sull’ultimo saltino di roccia che porta ai ghiaioni sottostanti dove riprendiamo il sentiero che ci porta al posteggio… ormai è buio e tardissimo per il campeggio… argh.
Dopo un paio di telefonate troviamo il serbo che fa il turno di notte al campeggio che per fortuna ci aspetta. Quando arriviamo ci fa fare il giro di tutto il campeggio prima di trovare la casetta che ci voleva dare… ci siamo persi mille volte, pensavo fosse una candid camera 😀 Quando finalmente ci ha dato la casetta (veramente minimalista: tavolo con panche che diventa letto e piano cottura elettrico… e basta 🙂 ) abbiamo finalmente potuto pensare al cibo: ci dirigiamo al pub di La Villa, il Durni! ottimi panini e birra e via a dormire 🙂