Partenza con Ajda e Niccolò per una ciaspolata al Devero, tappa al solito panificio di Crodo per colazione e via! L’idea era di partire dall’Alpe Devero e puntare alla Scatta Minoia, in realtà ci fanno posteggiare al posteggio subito dopo la galleria lunga e la fila per prendere la navetta e salire all’Alpe ci fa propendere per partire ciaspole ai piedi su per la valletta che porta alla Forcoletta. Dopo qualche centinaio di metri ci troviamo di fronte ad un primo ripido pendio che ha fatto tornare indietro quasi tutti i ciaspolatori che avevamo davanti. Tra questi incontriamo Mirko ed i suoi amici già trovati la settimana precedente in val Bognanco 🙂
Continuiamo a salire e nei pressi di un gruppetto di baite poco più avanti scorgiamo i resti di uno stambecco con delle corna enormi, mezzo seppellito da una slavina.
Procediamo verso la bocchetta su terreno piuttosto ripido, gli ultimi ciaspolatori tornano indietro… da qui siamo passati solo noi 🙂 ci teniamo sulla destra per evitare possibili distacchi dalle rocciate di sinistra e ci allunghiamo a distanza di alleggerimento.
Arrivati alla forcelletta il panorama del Devero di svela e iniziamo a scendere lungo il bosco incontrando un percorso segnato per ciaspolatori, anche se in realtà l’unica traccia è quella di uno skialp.
Scendiamo sino ad un gruppetto di baite (Corte D’Ardui) dove ci fermiamo per mangiare i panini. Ripartiamo e passiamo di fianco a Crampiolo, non ci facciamo distrarre dalla folla e tiriamo dritti a salire verso il lago.
Arrivati alla diga continuiamo sul versante destro per qualche centinaio di metri e quindi puntiamo alla distesa bianca del lago ricoperto di ghiaccio e neve.
Il panorama è fantastico, sembra di essere in Canada… la distesa lunghissima del lago, la quantità di neve… bellissimo.
Attraversiamo tutto il lago per il lungo e arrivati in fondo risaliamo un centinaio di metri sino a degli enormi massi erratici. Qui decidiamo di fermarci e dopo uno spuntino torniamo indietro: la stanchezza inizia a farsi sentire e anche l’ora è abbastanza tarda.
Decidiamo comunque di tornare passando sul lato destro (scendendo) del lago, puntiamo quindi a Codelago e risaliamo sulla piccola penisoletta ricoperta di larici. La valle che si apre verso destra sembra molto invitante (verso Alpe di Valdeserta)! da studiare per la prossima volta.
Arrivati all’inizio di Codelago dovremmo procedere in costa abbassandoci verso il lago sotto a dei pendii abbastanza ripidi e che non danno un grande affidamento e hanno preso sole tutto il giorno… decidiamo quindi di scendere e passare sul lago.
Anche il passaggio sul lago si rivela meno liscio del previsto: nel punto che sembra più comodo (e dove ci sono tracce di skialp) si nota un lastrone di ghiaccio sfondato proprio in corrispondenza della riva del lago. Allunghiamo un po e passiamo in un punto più sicuro, tranne Niccolò che rischia il bagno 🙂
Procediamo sino alla diga e da qui giù rapidi verso Crampiolo. Prima di arrivare alla frazione prendiamo la deviazione per il lago delle streghe, molto bello. Altro passaggio delicato sul laghetto e quindi discesa sino all’Alpe Devero, giusto in tempo per prendere una delle ultime navette e tornare al posteggio!