Baveno – Ferrata dei Picasass

Il Monte Camoscio è una cimetta sopra Baveno, purtroppo scavata da una enorme cava visibile dall’autostrada. La ferrata è stata attrezzata “alla svizzera” a luglio 2016 dal CAI di Baveno dedicata ai “picasass” (gli scalpellini della pietra) lavoratori delle cave di granito rosa della zona sin dall’800.
La ferrata è molto divertente, non difficile e abbondantemente attrezzata. Alterna pareti con staffe, traversi e tratti in aderenza con solo cavo (molto semplici) ed è solo un po’ faticosa in alcuni punti verticali o strapiombanti. Si sviluppa su una bella roccia granitica molto aderente.
il punto chiave è l’aggiramento di uno spigolo molto esposto e leggermente strapiombante che si trova nella prima metà della salita. Poco sotto la vetta si trova un ponte tibetano che volendo è aggirabile.
Ottimo panorama sul Lago Maggiore.
difficoltà: PD  / EEA
esposizione prevalente: Nord/Est, soleggiato dalla prima mattina
quota posteggio (m): 320
quota attacco ferrata: 560 ??
quota vetta:
860
dislivello: 540 (320 la ferrata)
località partenza: Tranquilla (Baveno , VB )
periodo consigliato: inverno, mezze stagioni
materiale necessario: imbrago, casco, set da ferrata
avvicinamento: 40 minuti
tempo totale: 3h circa
attrezzatura: ottima e abbondante
punti di appoggio: bar in paese
presenza acqua: no
Arrivo:

A26 in direzione Sempione uscire a Baveno / Stresa: poco dopo l’uscita girare a destra in prossimità di alcuni capannoni seguendo le indicazioni per il campeggio “Tranquilla”.
Nei pressi di una Pizzeria si trovano i segnavia per Monte Camoscio / sentiero M3, è possibile posteggiare qui o proseguire sulla stradina a destra sino a dove termina l’asfalto sopra all’uscita del tunnel autostradale dove ci sono dei piccoli posteggi a lato della strada.

Avvicinamento:
Seguire la sterrata (sentiero M3) passando da una presa dell’acquedotto dove si segue la strada verso destra. Dopo una decina di minuti si giunge ad un bivio (450m) dove si seguono le indicazioni per la ferrata verso destra. Si procede lungo il sentiero superando un paio di canali sino al cartello di attacco della ferrata (560mt) in circa 30 minuti.

Ferrata:
La ferrata inizia con un breve tratto verticale sopra il quale si traversa verso sinistra dove si riprende a salire grazie alle staffe. Quindi un traverso verso destra che porta sino ad un terrazzino con una grotta. Si cammina sino ad un nuovo salto verticale con abbondanti staffe che portano poi al punto chiave della ferrata: un traverso verso destra esporto che porta ad uno spigolo strapiombante ed un successivo muretto verticale che si superano grazie all’abbondante attrezzatura. Da qui si continua con traversi, placche e tratti gradinati sempre semplici fino al libro di “vetta” che in realtà in questo caso non è in vetta ma su uno spiazzo quasi al termine della ferrata. Da qui si procede molto semplicemente sino al ponte tibetano, che può essere evitato camminando sulla destra. Dal ponte si risale ancora qualche minuto sino alla croce di vetta. Tempo 1h30 circa.

Discesa:
Dalla croce si segue una traccia che scende verso sinistra, indicata da una freccia, si trova subito un bivio: a destra si va verso il Rifugio del Gruppo Alpini di Baveno sito a poche decine di metri mentre invece seguendo a sinistra si imbocca il sentiero M3 per Baveno che riporta sino al bivio per la ferrata dell’andata. Dal bivio per la stessa strada fatta all’andata si torna al posteggio. Tempo 1h circa.

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