Ciavazes

Ampia parete dolomitica a fianco delle torri del Sella, divisa a metà dalla grande cengia dei Camosci che è la via di discesa di tutte le vie che salgono sin qui. La maggior parte delle vie continua sulla parte alta della parete, sopra la cengia dei Camosci, ma questi tratti non vengono ripetuti quasi mai, probabilmente anche perchè la seconda parte della parete rimane umida sino a stagione inoltrata. L’esposizione a Sud fa si che sia libera dalla neve presto.

Accesso:

Arrivando dall’autostrada del Brennero uscire a Bolzano Nord e prendi la SS12 verso Brennero (sx) e seguila per 17km circa sino a svoltare sulla SS242 seguendo le indicazioni per Val Gardena (dx). Si procede sempre sulla SS242 passando Ortisei, Selva di Val Gardena, sino a raggiungere il passo. Qui si continua scendendo verso Canazei, dopo 3/4 tornanti lungo un rettilineo si trovano degli spiazzi sulla destra, posteggiare qui.

Piccola Micheluzzi

I primi tiri della via sono molto semplici ed un po erbosi (in particolare il terzo), molto belli e verticali invece gli ultimi 3 tiri.
E’ una via piuttosto affollata.

difficoltà: IV+, passo V-
esposizione arrampicata: Sud
quota parcheggio: 2070
quota attacco via (m): 2115
sviluppo via (m): 330
dislivello via (m): 230
dislivello avvicinamento (m): 45
località partenza: strada del Passo Sella
periodo consigliato: fine primavera – autunno
tipo di roccia: dolomia, ottima tranne i primi tiri con terra
materiale necessario: NDA
avvicinamento: 15min
tempo salita: 3h30′
tempo discesa: 1h15′
attrezzatura: presenti soste su chiodi cementati con anello di calata e chiodi sui tiri più impegnativi. Nei tratti facili non è presente quasi nulla, possibilità di integrare con cordini, nut e friend.
punti di appoggio:
presenza acqua: no
Attacco:
Dal posteggio prendere uno dei sentieri che salgono verso la parete puntando a destra del grande camino / canale che divide in due la parete e dal quale a inizio stagione scende acqua. L’attacco da cui siamo partiti si trova circa 40mt scendendo a destra del canale nel punto più basso di questa zona della parete ed è indicato nelle foto sotto. L’attacco originale invece è appena a destra del camino e segue una rampa che inizialmente si alza, poi traversa in piano e infine si rialza sempre verso destra arrivando a congiungersi alla sosta 2.

Descrizione tiri:

L1, IV, 1 chiodo, 30mt: si attacca seguendo un canale/fessura erboso ascendente verso sinistra sino ad arrivare su un piccolo pulpito roccioso dove troviamo l’anello cementato di sosta sulla parete destra.

L2, IV+, 1 chiodo, 1 friend incastrato, 30mt: si procede in diagonale a sinistra una fessura che porta alla base di un piccolo camino arrotondato. L’ingresso nel camino è un po’ liscio (passo IV+) poi più semplice (chiodo). Si supera l’ultimo tratto più verticale (friend incastrato) sino a giungere ad un terrazzino con anello cementato di sosta.

L3, IV-, 1 anello cementato, 45mt: si sale sul muretto sovrastante la sosta stando inizialmente a sx per salire dirigendosi leggermente verso destra fino a raggiungere una zona erbosa ripida. Si trova un anello cementato su roccia a sx del canale erboso. Proseguire verso sx su erba costeggiando la parete, puntando ad un grosso masso  / sperone: aggirarlo a dx e sostare su anello cementato sulla parete dietro al masso.

L4, III, 55mt: procedere a sinistra passando nell’intaglio tra il masso e la parete e quindi salire facilmente nel canale che sale verso sx. Si passa dietro ad un pilastrino, in fondo al canale si aggira uno spigolo a sx e si sosta su un chiodo cementato posto in prossimità di una evidente fessura gialla verticale.

L5, III, 20mt: continuare verso sx per una breve fessura quindi per roccette sino ad uno spiazzo con vista sul grande canale che divide in due la parete del Ciavazes. Sosta su due chiodi poco visibili in fessura erbosa sulla roccia di fronte al terrazzo.

L6, IV-, 1 anello cementato, 25mt: procedere verso dx in traverso su roccette verso un anello cementato visibile già dalla sosta. Salire quindi in verticale su muretti verso una cengetta visibile sotto la parete giallastra. Non andare verso gli arbusti nel canale a sx. Sosta su anello cementato.

L7m, V-, 4 chiodi, 35mt: salire a dx della sosta su parete verticale per buone lame (chiodo) sino alla base di un muro molto esposto leggermente strapiombante ma con buoni appigli un po unti (chiodi). Al termine del muro una vaga nicchia (chiodo), traversare orizzontalmente a destra in esposizione puntando alla grande nicchia gialla ben visibile con anello di sosta.

L8, IV+, 5 chiodi, 30mt: Uscire sulla destra della nicchia (molto esposto) e salire in verticale per un paio di metri lungo il bordo della nicchia (leggermente unto) arrivando alla base di una parete verticale (chiodo) che si risale obliquando leggermente verso destra (2 chiodi poco visibili) sino ad una piccola rientranza con 2 chiodi di sosta (non consigliabile) dove la parete diventa ancora più verticale.  Salire traversando a sx fino a giungere ad un terrazzino esattamente sulla verticale della nicchia gialla dove si sosta su anello cementato.

L9, V-, 4 chiodi, 40mt: dalla sosta spostarsi a sinistra sino alla base di un camino / fessura verticale non molto visibile (clessidra e chiodo). Salire direttamente il camino stando a dx di una piccola colata nera all’inizio leggermente strapiombante. Nel camino si trova un altro chiodo e una clessidra. All’uscita del camino (chiodo) si supera un altro strapiombo su buone maniglie (chiodo). Salire su difficoltà minori leggermente verso dx e poi verso sx sino ad uscire sulla cengia dei camosci e sostare su anello cementato. un paio di metri più avanti c’è la vecchia sosta con cordone su clessidra.

L10, I, 60mt: proseguire dritti sino ad incontrare il sentiero della cengia dei Camosci, da seguire poi a sx

Discesa:

Seguire verso sinistra (ovest) il sentiero che percorre la Cengia dei Camosci arrivando al canale che divide in due la parete del Ciavazes che si passa con un saliscendi. Si prosegue sempre sul sentiero fino ad una profonda gola dove alcuni cavi metallici di sicurezza portano sino ad un passaggio in una specie di tunnel untissimo da passare carponi. Si prosegue sempre sulla cengia molto esposta con cavi metallici, si doppia uno spigolo e il sentiero sale sino ad un grande pendio con salti di roccia erbosi da dove arriva il sentiero di discesa dalle torri del Sella.
Si scende per tracce in un canalino (I/II) e quindi per roccette sino ad un altro salto più ripido (II/III) dove è possibile fare una doppia di 15/20mt su ancoraggi presenti. Ora due possibilità:

  • Seguire il sentiero verso destra fin sopra l’ultimo salto che si passa con una seconda doppia da 20mt
  • proseguire dritti per tracce che scendono in un canalino sino a un saltino di rocce lisce sopra il ghiaione. La discesa dalle rocce non è semplicissima ma si trova la strada migliore

Per tornare al posteggio seguire ora il sentiero verso sx tra erba e sassi. Se si va a dx si arriva invece al passo Sella.

Altre Note:

Primi salitori: Luigi Micheluzzi, Piero Slocovich il 28 luglio 1928

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