Val Paghera – Cascata Lo Scudo

Questa cascata ha molti nomi: Lo scudo, il sentiero, ecc… si tratta della cascata più facile tra quelle in val Paghera.

La val Paghera è una zona ottima per le cascate di ghiaccio dato che a partire da ottobre rimane in ombra per tutto l’inverno.

difficoltà: 2+ / II
esposizione: nord
quota attacco (m): 1650
tiri: 2 (55mt + 25mt)
sviluppo (m): 80
località partenza: Val Paghera, teleferica Enel
avvicinamento: 30 minuti dalla teleferica, 150/200mt dislivello
periodo: Il periodo consigliato per scalare è da dicembre a marzo.

Arrivo:

Arrivando da Milano percorrendo la val Camonica in direzione Edolo / Passo del Tonale, poco prima di Vezza D’Oglio si trova una deviazione sulla destra per la val Paghera, oppure anche dal centro paese si può scendere a destra in una strada stretta per poi proseguire su strada asfaltata sino al rifugio alla cascata per circa 3km. La strada in inverno è spesso impraticabile per via della neve, in questo caso procedere sino dove si riesce e poi proseguire a piedi sino al rifugio.

Se non c’è neve è possibile arrivare oltre il rifugio proseguendo sulla strada a destra sino ai posteggi che si trovano alla partenza della funivia Enel.

Avvicinamento:

Dal posteggio vai verso la partenza della teleferica Enel e prendi il sentiero a sinistra che sale verso il lago e il rifugio Aviolo. il sentiero prosegue nel bosco salendo inizialmente verso destra poi si esce dal bosco e si cominciano a vedere le cascate: da destra a sinistra: paghera uno dall’altro lato della valle, terrordactyl di fronte sulla destra, poi verso sinistra lo scudo e infine l’albero di natale.

Quando il sentiero svolta a sinistra per evitare di attraversare il canale pietroso, per andare all’attacco dello scudo conviene andare a destra in corrispondenza di una traccia che parte dopo un grosso sasso segnato con vernice rossa e bianca. La traccia attraversa il canale e punta verso un grosso pino dall’altro lato del canale. In pratica si abbandona il sentiero prima di un tornante a destra che fa continuare il sentiero sopra le nostre teste.

Dall’albero traversa in salita qualche metro verso destra per scendere appena superata la costa. Si punta al canale di sassi dove parte la colata.

Cascata:

L1: Dalla base della cascata abbiamo attaccato a sinistra superando il primo risalto e quindi continuando a salire i vari risalti in leggera diagonale verso destra per circa 50/55mt superando vari muretti a 80° e facendo sosta su ghiaccio sotto ad un salto di roccia parzialmente coperto da festoni di ghiaccio.

Dovrebbero esserci delle soste a spit sia sulla sinistra che a destra ma non le abbiamo usate.

L2: Il secondo tiro passa il risalto verticale appena sopra alla sosta, sulla destra, e quindi spiana sino al termine del ghiaccio dove abbiamo sostato su albero, a circa 15mt dalla prima sosta. Da qui si raggiunge l’uscita della cascata passando su terreno in mezzo alle piante sino ad uscire sul sentiero che va a destra verso l’Aviolo e a sinistra torna verso il canale dove attacca l’albero di natale e verso il rifugio alla cascata.

Sulle rocce di fianco al sentiero vi sono due soste a spit e una catena di sicurezza ancorata con vari paletti, è possibile fare sosta anche su questi.
Discesa:

la cascata termina proprio sul sentiero N 21 che percorso in discesa (a sinistra uscendo dalla cascata) riconduce al parcheggio.

 

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