Airale

Airale è una frazione di Carema in provincia di Torino, nei pressi dell’uscita Quincinetto della A5 ai confini della Val D’Aosta. In zona sono state chiodate alcune falesie e vie brevi di facile accesso in ambiente tranquillo eventualmente concatenabili tra loro.

Concatenando le vie Gios, Serpente Bianco e Castrum si raggiungono le rovine del castello di Castruzzone, luogo molto suggestivo, ed è quindi possibile scendere per sentiero tra bosco e vigne molto piacevole.

Accesso:

Da Milano autostrada A4 verso Torino quindi raccordo verso la A5 seguendo per Aosta. Uscire ad Quincinetto e imboccare la SS26 verso Aosta. Dopo circa 500mt si trova sulla destra la deviazione per Airale. Ad Airale c’è poco spazio per posteggiare, consigliato posteggiare nello slargo attaccato alla SS26 dove c’è la pensilina dell’autobus. Da qui la parete dista circa 20 minuti a piedi.

Via Gios

Il Gios è un vino tipico della zona, la via è concatenabile con Serpente Bianco e Castrum che portano sino alle rovine del castello visibile dal basso.

difficoltà: 5C, 5B obbligato
esposizione arrampicata: Sud
quota parcheggio: 250
quota attacco via (m): 400
sviluppo via (m): 100
dislivello via (m): 90
dislivello avvicinamento (m): 150
località partenza: Airale: Via Chiussuma 1, 10010 Carema, Torino
periodo consigliato: tutte le stagioni tranne le giornate più calde
tipo di roccia: gneiss
materiale necessario: NDA
avvicinamento: 20 min
tempo salita: 1h 15min
tempo discesa: 20 minuti
attrezzatura: soste a fix inox e alberi, fix lungo la via.
punti di appoggio: varie sistemazioni a Carema e dintorni
presenza acqua: no

Avvicinamento:

seguire la strada asfaltata verso il paese, arrivati a un primo slargo si tiene a sinistra in salita, poco dopo tener ancora la sinistra. Dopo circa 600mt dal posteggio si incrocia la via Ronco che si imbocca a sinistra passando a fianco di un enorme masso. Dopo un centinaio di metri la strada diventa cementata, si continua a procedere in salita sino a trovare un sentiero che parte sulla sinistra con indicazione “falesia”, poco prima della costruzione dell’acquedotto. Imboccare il sentiero e svoltare subito dopo a destra passando in mezzo a blocchi, sotto una falesia e continuando sino a raggiungere i vari attacchi (5 minuti dall’imbocco del sentiero). Sulla sinistra si notano varie placchette con i nomi delle vie. La via Gios è la prima che si trova sulla destra delle placchette, senza alcuna scritta alla base.

Descrizione tiri:

L1, 4A, 2 fix, 15mt: salire le placca di circa 7/8 mt con 2 fix ben visibili dal basso sino a rimontare un muretto e camminare avanti su una cengia sino a trovare un singolo fix su cui fare sosta sulla placca successiva, scritta Gios sotto lo spit

L2, 5B, 4 fix, 20mt: salire la placca, più difficile nei passi iniziali (eventualmente azzerabile), dopo il 3° fix si trova un alberello con cordone. Procedere oltre in verticale ignorando lo spit sul muretto a sinistra (altra via). Si trova un altro fix e quindi verso dx su cengia sino a grosso albero con cordone dove sostare.

L3, 5B, 3 fix, 20 mt: verso la parete a dx su muretto verticale con passo impegnativo sul primo fix. Si continua ancora in verticale e quindi su cresta verso sx (3°) sino alla sosta su 2fix collegati da cordone.

L4, 5C, 6 fix, 25 mt: salire verticalmente su bel muretto (5A) ad una cengia, ripartenza delicata su placca quindi in verticale andando a dx sullo spigolo. Procedi sino alla sosta su 2fix collegati da un cordone.

L5, 4A, 2 fix, 15mt: tutto in traverso a sx, sempre più semplice. Dopo il 2° spit sali sul pianoro e sosta su albero.

Note: Via con i passi più delicati di placca. Tiri corti, probabilmente accorpabili 1-2, 3-4

Discesa:

Vi sono due possibilità:

  1. continuare sulla via “Serpente Bianco” che attacca sul risalto di roccia di fronte all’ultima sosta
  2. dalla sosta su albero scendere dal pianoro dal lato opposto rispetto a dove si è saliti, nel punto più agevole (sx). Quindi svoltare a sx nel bosco e seguire la traccia che scende ancora verso sx indicata da ometti. Dopo 5 minuti si passa sotto ad una falesia con chiodatura un po vetusta, continuare a scendere su sentiero sempre più marcato sino ad arrivare alla strada cementata percorsa all’andata.

Altre note:

Chiodatori: Gianni Lanza, Gabry Guglielmetti e Roby Stellone nel 2016

Links:

  • http://www.vielunghevalledaosta.com/airale-gios-serpente-bianco-e-castrum/
il sentiero che si stacca dalla strada, da imboccare a sx
sulla destra in corrispondenza delle due piante si trova l’attacco
la placca iniziale di L1
L2 dalla S1, con la scritta Gios in basso a sx
L’albero di sosta della S2 e sullo sfondo il muretto di L3
L4 vista da S3
il traverso di L5 visto da S4
L5 visto dalla sosta finale su albero

Via Serpente Bianco

Via con itinerario molto ricercato ma con un paio di tiri interessanti che raccorda la via Gios con la successiva Castrum

difficoltà: 5C, 5A obbligato
esposizione arrampicata: Sud
quota parcheggio: 250
quota attacco via (m): 500
sviluppo via (m): 65
dislivello via (m): 30
dislivello avvicinamento (m): 0 arrivando dalla via Gios, 250 dal parcheggio
località partenza: Airale: Via Chiussuma 1, 10010 Carema, Torino
periodo consigliato: tutte le stagioni tranne le giornate più calde
tipo di roccia: gneiss
materiale necessario: NDA
avvicinamento: 0 min dall’uscita di Gios
tempo salita: 1h
tempo discesa: 25 minuti se si esce a piedi al termine senza concatenare con Castrum
attrezzatura: soste a fix inox e alberi, fix lungo la via.
punti di appoggio: varie sistemazioni a Carema e dintorni
presenza acqua: no

Avvicinamento:

Dall’uscita della via Gios scendere dal pianoro su cui si trovano le piante dell’ultima sosta e attaccare la parete di fronte, scritta serpente bianco e disegnino in basso a sinistra con cordone incastrato.

E’ possibile anche arrivare a piedi seguendo il sentiero di discesa della via Gios, vedi sopra.

Descrizione tiri:

L1, 4A, 4 fix, 25mt: salire in diagonale verso destra, muretto, sino a giungere su un pulpito. Da qui scendi nel bosco verso il muretto successivo, scendi sulla destra dal muretto a secco e fai sosta o sul primo albero grosso con cordone oppure sul successivo un po più esile (sempre con cordone) ed in mezzo ai rovi ma più sotto al tiro successivo.

L2, 5C, 3 fix, 20mt: salire il muretto di 5mt subito a dx della sosta (possibile andare a sx per variante di 4a, non testata) sino al pulpito. procedere dritto e scendere leggermente procedendo (fix) sino alla sosta su 2fix da collegare.

L3, 5A, 5 fix, 10 mt: bel traverso verso dx molto esposto e ben protetto. dopo il 4° fix si scende verso una cengetta e si continua sino alla sosta su 2fix da collegare

L4, 4A, 2 fix, 10 mt: salire in diagonale verso destra, dopo il secondo fix sali dritto sino al terrazzo su cui trovi la sosta su 2 fix da collegare.

Note: Gli ultimi 2 tiri sono assolutamente concatenabili magari slungando la sosta intermedia. Dalla sosta finale sul terrazzo si vedono gli ultimi 2 tiri.

Discesa:

Vi sono due possibilità:

  1. continuare sulla via “Castrum” alla quale si arriva con 10 minuti di cammino e che porta sino alle rovine del castello. Vedi sotto.
  2. Dall’ultima sosta scendere nel bosco e andare a sinistra seguendo gli ometti sino a tornare all’attacco e seguire la discesa da Gios, vedi sopra. Non verificata.

Altre note:

Chiodatori: Gianni Lanza, Gabry Guglielmetti e Roby Stellone nel 2016

Links:

  • http://www.vielunghevalledaosta.com/airale-gios-serpente-bianco-e-castrum/
L’attacco della via
L1 dall’attacco
La parte finale in traverso dal pulpito di L1 vista dalla S1
una delle possibili soste S1 vista dal secondo albero dove è possibile effettuarla
il muretto di 5C di L2 visto dalla sosta
la S3 vista dalla S2
L3 visto da S3
L4 visto da S3
La S4 vista da S3, ora sarà chiaro perchè si possono tranquillamente concatenare 🙂

Via Castrum

Via non particolarmente interessante ma che raccordata con le precedenti Gios e Serpente Bianco porta sino alle rovine del castello di Castruzzone, luogo molto bello.

difficoltà: 4C
esposizione arrampicata: Sud
quota parcheggio: 250
quota attacco via (m): 600
sviluppo via (m): 50
dislivello via (m): 40
dislivello avvicinamento (m): 100 arrivando dalla via Serpente Bianco 350 dal parcheggio
località partenza: Airale: Via Chiussuma 1, 10010 Carema, Torino
periodo consigliato: tutte le stagioni tranne le giornate più calde
tipo di roccia: gneiss
materiale necessario: NDA
avvicinamento: 10 min dall’uscita di Serpente Bianco
tempo salita: 45 min
tempo discesa: 30 minuti
attrezzatura: soste a fix inox, fix lungo la via.
punti di appoggio: varie sistemazioni a Carema e dintorni
presenza acqua: no

Avvicinamento:

Dall’uscita della via Serpente Bianco scendere dal pianoro roccioso e seguire nel bosco la traccia verso destra e inoltrarsi in mezzo a blocchi seguendo gli ometti. Si giunge ad una vecchia scalinata di pietre che si segue verso sx poi ancora verso sx seguendo sempre gli ometti sino alla base della parete (sulla sx dell’ultimo salto). Scritta su sasso a sx della placca.

E’ possibile anche arrivare a piedi seguendo il sentiero di discesa della via Gios e continuando verso monte, vedi sopra.

Descrizione tiri:

L1, 4A, 2 fix, 15mt: salire la placchetta in diagonale verso destra, quindi su terreno spianato sempre a dx sino a giungere alla sosta su 2fix collegati da cordone (visibile da terra).

L2, 4C, 4 fix, 10mt: salire in diagonale verso dx poi, dopo il 2° fix, verticalmente lungo lo spigolo sino alla sosta su 2fix collegati da cordone.

L3, 4A, 4 fix, 25 mt: salire in diagonale a sx e poi procedere verticalmente sino alla sosta su 2fix collegati da cordone

Note: I primi 2 tiri sono concatenabili magari slungando il 2° fix dopo la sosta intermedia.

Discesa:

Dall’ultima sosta sali e vai subito a sx senza entrare tra i rovi, segui una traccia che porta alle rovine e gira intorno al castello in senso orario sino a passare davanti a due enormi blocchi. Dopo questi tieni la sx e passa sotto l’arco dell’ingresso principale delle mura. Procedi sino ad incontrare il sentiero principale da prendere verso destra. Seguirlo sempre in discesa. Dopo circa 15 min ad un bivio si può andare a dx e riprendere la strada cementata che passa dall’acquedotto fatta all’andata oppure tenere a sx e scendere per mulattiera in mezzo alle vigne sino al centro del paesino (più bello).

Altre note:

Chiodatori: Gianni Lanza, Gabry Guglielmetti e Roby Stellone nel 2016

Links:

  • http://www.vielunghevalledaosta.com/airale-gios-serpente-bianco-e-castrum/
la scritta all’attacco
La S2 dopo aver concatenato i due tiri dall’attacco
inizio di L3 dalla S2
La S3 dalla traccia di uscita
la traccia di uscita verso le rovine
i due enormi blocchi davanti alle rovine
il sentiero di uscita dalle rovine, sotto l’arco quindi sino al sentiero principale da prendere verso destra

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