Resegone – Anello Forcella d’Olino, vetta, Cresta Nord, Forcella d’Olino

Il Resegone è la caratteristica montagna a confine tra le province di Bergamo e lecco che con le sue punte (denti) ricorda una sega, soprattutto se lo si guarda dalla brianza, da qui il nome. Varie le possibilità di salita, riporto qui sotto un giro ad anello con partenza dalla forcella D’Olino, nel comune di Morterone, sino alla vetta e quindi rientro alla forcella passando per la Cresta Nord. Quest’ultima è un sentiero con qualche roccetta e quasi mai esposto, tranne un paio di passaggi.

Accesso:

Da Milano autostrada A4 verso Venezia per uscire a Cinisello ed imboccare la SS36 che non si lascia sino all’uscita Valsassina. Passa nel tunnel seguendo per Valsassina e inizia a salire per varie gallerie sino ad uscire a Ballabio dall’ultima galleria in una rotonda. Prendi la terza uscita per Morterone. Dopo circa 450 svolta a sx in via Aldo Moro, 200 metri e a destra in via Pertini. Dopo circa 450mt si svolta a sinistra sulla stretta via per Morterone e la si segue per circa 11km passando per una prima galleria sino alla corta galleria della Forcella di Olino, riconoscibile per il piccolo parcheggio prima della galleria e la rampa da cui parte il sentiero con i vari cartelli segnavia.

difficoltà: EE
esposizione: Sud Est
quota partenza (mt): 1158
quota vetta / massima (mt): 1875
dislivello (mt): 720
località partenza: Forcella di Olino, Morterone
tempo salita: 2h 30
tempo cresta e discesa: 2h 45
punti appoggio: rifugio Azzoni in vetta
presenza di acqua: si, fontana alle Forbesette

Traccia GPS: scarica qui

Percorso:

Dal posteggio davanti alla galleria parte il sentiero indicato da cartelli segnavia. Il sentiero è ben segnato, seguire i bolli e le indicazioni DOL. Il sentiero è indicato anche con il numero 17.

Si inizia a salire dolcemente, si segue una specie di piccolo canyon sulla sinistra poi poco dopo il sentiero procede in falsopiano e alternando tratti piani a leggere salite.

Si passa ad un certo punto di fianco ad una costruzione in cemento con porta in ferro, dopo di questa seguire il sentiero verso destra. Poco dopo si arriva ad un bivio: andando verso destra si segue il sentiero bollato e si passa di fianco ad un capanno per la caccia (spero sia in disuso). Se invece si prosegue dritti si passa sotto su un sentiero più diretto e senza bolli di vernice ma comunque ben visibile. I due sentieri si ricongiungono dopo qualche centinaio di metri.

Si prosegue seguendo le indicazioni per Forbesette e ignorando sentieri che si innestano salendo da Morterone, poco prima di arrivare alle forbesette si passa su dei particolari lastroni di pietra.

Arrivando alle Forbesette (1h15) si trova un ampio prato e un paio di tavoloni di legno, vari cartelli indicatori e un enorme masso con indicazioni a vernice, proseguendo poco oltre il masso si arriva alla costruzione di cemento con sotto la fontanella.

Da qui ci sono due possibilità: proseguire dritti per quella che è la normale via di salita che si ricongiunge con la salita da Brumano (perlopiù per prati) oppure svoltare a destra poco prima di arrivare alla casetta in cemento per prendere il sentiero alternativo che sale in una bella conca pietrosa contornata da pareti di calcare. Noi abbiamo scelto questa opzione, da qui in avanti il sentiero sarà segnato bene con numerosi bolli rossi.

Il sentiero procede prima per boscaglia per poi arrivare su una pietraia, si seguono i bolli rossi che portano prima sul lato destro per poi tagliare a sinistra verso il versante che andremo a risalire. In questo punto l’esposizione è Nord, si è spesso in ombra e possono esserci chiazze di neve a fine stagione.

Si risale il versante sinistro sino ad incrociare un altro sentiero, si segue la sinistra continuando a salire sino a scollinare su un pulpito panoramico.

Da qui si prende a salire per sentiero in mezzo ai pendii pratosi finali, in vista del sentiero che arriva dal colle di Brumano. Continuare a salire e prima di ricongiungersi a quest’ultimo mantenere la nostra traccia che inizia a salire con tornanti sino a sbucare proprio davanti al rifugio Azzoni, appena sotto alla croce di vetta.

Discesa lungo la Cresta Nord

Dalla croce di vetta procedere verso il tavolo rotondo segnavette e da qui scendere per traccia verso Nord in direzione della selletta del canalone Comera, con qualche passaggio su roccette in discesa, aggirabili andando verso destra (est) a prendere il sentiero un po più sotto.

Si segue il sentiero 10 seguendo bolli rossi e bianchi e rossi. Il sentiero continua a mezzacosta appena sotto la cresta passando ai piedi della punta Stoppani, punta Manzoni, Dente (ignorare la traccia che sale in vetta), sino alla selletta Cascine di Bobbio.

Qui si trova un cartello indicatore: seguire a destra la traccia (sentiero 582) che subito dopo inizia a salire con ripidi gradini e saltini sino in vetta alla cima Pozzi (45min circa dalla vetta). Questa è la parte più esposta del giro.

Da cima Pozzi si ridiscende leggermente e si rimane sempre a vista della cresta passando a fianco del Pan di Zucchero, Pizzo dei Galli, sino ad arrivare al pizzo Morterone. Da qui si scende verso nord ovest (dx rispetto al senso di arrivo), sempre sul sentiero 582, lungo il sentiero che passa sempre sulla cresta sino al suo termine. Poco dopo aver raggiunto il bosco si raggiunge un primo bivio con vari cartelli indicatori, proseguire verso sx (nord) per il passo del Giuff (2h circa dalla vetta), che si raggiunge in 2 minuti.

Dal passo iniziare a scendere verso dx (est) seguendo le indicazioni per il sentiero 17. Si scende sino a incrociare il sentiero 17 in località Zuc Pelà e prenderlo a sx (nord) per tornare in mezzora circa alla forcella di Olino lungo il percorso già fatto all’andata (2h45 circa dalla vetta)

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