Presolana – Spigolo Longo

Itinerario classico che sale lo spigolo sud della Presolana Centrale, si tratta infatti della prima via aperta sulla parete Sud: il 21 giugno del 1931 da Giuseppe e Innocente Longo.

Arrampicata sul quarto/quinto grado classico, bella roccia in ambiente alpino, chiodatura a chiodi classici e anelloni, non ravvicinata ma più che sufficiente e facilmente integrabile.

Nonostante l’esposizione sud la parete in estate è spesso avvolta dalle nubi e può essere molto fredda.

Quello da noi seguito (e descritto) è l’itinerario originale. Sovente, vista l’esposizione e la comodità di discesa le prime cinque lunghezze sono ripetute nelle giornate invernali, dove il tempo è decisamente più stabile e l’esposizione consente di non soffrire troppo delle basse temperature.
La via è abbondantemente chiodata (a chiodi!) sulle prime cinque lunghezze mentre, su quelle successive, è completamente da proteggere. La maggior parte delle cordate opta per scendere in doppia dopo il primo tratto, non raggiungendo così la vetta ed evitando un lungo rientro.
Le soste delle prime cinque lunghezze sono state recentemente attrezzate a fix dal soccorso alpino.

Accesso:

Da Bergamo seguire le indicazioni per la Val Seriana e immettersi sulla Strada Provinciale n. 671 che sale verso il Passo della Presolana. Sulla sinistra, poco prima di raggiungere il passo, vi è il bar / ristorante “Neve” mentre, sulla destra, ci sono degli impianti sciistici con un grande spiazzo dove è possibile parcheggiare.

In realtà ci sono vari sentieri che partono per andare alla baita cassinelli anche prima del passo.

Avvicinamento:

Dal piazzale procedere in direzione del passo per una decina di metri fino a quando sulla sinistra si stacca una piccola strada asfaltata dove è posizionata una palina con cartelli in legno che indicano la Presolana e la baita Cassinelli. Seguire la strada che poco dopo diventa sterrata. In corrispondenza del secondo tornante abbandonarla (a sinistra) e seguire il sentiero che entra nel bosco. Raggiunta una strisca erbosa (20/25min dalla partenza) il sentiero si divide: entrambe le diramazioni portano alla baita Cassinelli (1568 Mt.), quella che va a sinistra sul pendio erboso è forse più comoda. Dal rifugio procedere dritto e dopo qualche decina di metri, al bivio prendere a destra e seguire il sentiero che sale progressivamente nel vallone, su segnavia 315 che porta al bivacco Città di Clusone ed all’adiacente cappella Savina Barzasi. Lo Spigolo è già visibile: è il più pronunciato della bastionata meridionale delle tre cime della Presolana. Superare un canale secco, portarsi sotto la verticale dello spigolo e, poco prima di giungere al bivacco (1h20 ca dalla partenza), abbandonare il sentiero e salire per evidente traccia a destra. Dopo pochi minuti si arriva nei pressi di un grosso sasso con una croce arancione dipinta, alla base di una piccola fascia rocciosa: andare a sinistra del masso seguendo una traccia e appena possibile salire per roccette / canale sino a trovare una traccia che porta verso destra. Seguirla sino a entrare in una conca / canale sotto ad una parete verticale a buchetti. A destra (faccia a monte) si sale per lo spigolo Longo mentre a sinistra per la Bramani – Ratti.lo.

difficoltà: IV+, V l’arrampicata dei primi 5 tiri, poi max III
esposizione arrampicata: Sud
quota parcheggio: 1297
quota attacco via (m): 2160
sviluppo via (m): 170
dislivello via (m): 110
dislivello avvicinamento (m): +863
località partenza: Passo della Presolana (BG)
periodo consigliato: tarda primavera, estate, inizio autunno
tipo di roccia: calcare
materiale necessario: NDA
avvicinamento: 1h45 min
tempo salita: 2h la prima parte della via (sino al V tiro)
tempo discesa: terminando al V tiro e facendo le doppie: 30 minuti + 1h per il ritorno al posteggio
attrezzatura: soste a fix inox con catena e anelli di calata, chiodi lungo la via.
punti di appoggio: La baita Cassinelli (1568 Mt.) ed il bivacco Città di Clusone (2050 Mt.).
presenza acqua: no (solo al parcheggio)

Descrizione tiri:

L1, III+, 3 chiodi + 1 clessidra, 50mt:
salire lungo le rocce appoggiate di destra e un canalino erboso (un paio di chiodi) sino ad una clessidra con vecchi cordoni, quindi verso destra e salire per un diedrino appena accennato sulla destra di uno strapiombino (chiodo). e raggiungere lo spigolo vero e proprio dov’è situata una prima sosta su spit collegati da cordoni, saltarla (è quella di echi verticali) e sostare un paio di metri dopo sulla sosta con fix con catena ed anello di calata.

L2, IV, 4 chiodi, 25mt:
Salire sopra la sosta (leggermente a destra) 3/4 mt sino ad un chiodo con grosso anello, a questo punto slungarlo bene e traversare in orizzontale a sinistra (passo delicato) per raggiungere una specie di diedro un po erboso da salire sino ad un terrazzino dove c’è la sosta su 2 fix con catena ed anello di calata.

L2 VARIANTE, V, chiodi, 20mt:
salire la parete sopra la sosta per roccia molto bella a buchi (buone prese) e buona esposizione (V) sino ad uscire dopo circa 20mt leggermente verso sinistra sullo spigolo e sostare su due spit, catena e anello di calata

L3, V, 5/6 chiodi + 1 spit, 30mt:
salire sopra la sosta qualche metro e quindi traversare a sinistra sino ad entrare nel diedro. Salirlo (spuntone a sx quindi chiodo a dx) sino a raggiungere dei chiodi uniti da cordone sulla sx. Qui traversare a destra prendendo con le mani una evidente fessurona poco sopra (spit basso della via Spigolando) ed iniziare un traverso (chiodo) con piedi abbastanza buoni all’inizio, (V) prima orizzontale poi in leggera salita (chiodo con cordone poi altro chiodo) sino a raggiungere il piccolo terrazzino dove si trova la sosta sempre su 2 fix con catena ed anello di calata. Se si riesce stare sul terrazzino sotto alla sosta.

L4 VARIANTE, VI:
salire in verticale lungo la placca a buchi (difficoltà di V+/VI).

L4, IV, 1 chiodo, 5mt:
dalla sosta scendere verso destra (1 chiodo con anellone appena sotto la sosta) in un intaglio per circa 4mt sino ad un terrazzo con cordone in clessidra, sosta su vecchi spit non collegati (via Hemmental Strasse) e solita sosta su 2 spit collegati da catena e anello di calata.

Possibile fare una doppia oppure scendere disarrampicando assicurati con mezzo barcaiolo: Scendere sul terrazzo appena sotto la sosta, quindi Inizialmente scendere più verso l’esterno e quindi spaccare verso la parete a destra.
Utile non concatenare questa lunghezza alla successiva per via dello scorrimento delle corde.

L5, IV+, 6 chiodi:
traversare un poco a destra quindi salire verticalmente (cordone in clessidra + chiodo) e riportarsi verso sinistra per affrontare uno strapiombo ben manigliato nell’ampia fessura. Continuare salendo verso destra in una specie di diedro verticale che porta quindi ad un ultimo diedrino strapiombante. Uscire quindi su terreno più facile. Se si vuole continuare salire dritto sino a sostare su clessidra con cordoni. Se invece si vuole scendere in doppia puntare nettamente verso sinistra sino a trovare una sosta con 2fix, catene e anello di calata.

Seconda parte NON VERIFICATA:

6° tiro: spostarsi a destra quindi salire il caminetto erboso a sinistra (III) e proseguire per facile canale (I). Continuare senza difficoltà fino a sostare su cordini in clessidre (30 m, III e I).

7° tiro: salire sopra la sosta verso destra (cordino in clessidra) quindi risalire una larga fessura verso sinistra fino a rimontare sullo spigolo. Dopo un tratto appoggiato salire direttamente lo spigolo su roccia molto bella ed uscire su un ripiano dove si sosta su due chiodi uniti da cordini (40 m, III+/IV – 2 cordini in clessidre).

8° tiro: salire sopra la sosta verso un intaglio erboso (I). Superare una paretina (p. IV) poi per facile sentiero, ometto, fino alla sosta su un chiodo all’imbocco di una canale (60 m).

9° salire il diedro di destra (III+) facendo attenzione alla roccia, quindi uscire per prati ripidi e sostare su spuntone (20 m).

Traversare a sinistra e portarsi sullo spigolo. Da questo punto conviene proseguire slegati.

Salire seguendo lo spigolo fino a quando la cresta si fa piana e affilata. Seguirla con attenzione mantenendosi talvolta sul lato sinistra in discesa (passi I/II). Traversare poi a sinistra verso un canale che si sale senza difficoltà (possibile neve ad inizio stagione) quindi proseguire verso destra per roccette e terreno erboso via via più appoggiato.

Uscire in cresta e raggiungere il breve la croce di vetta, libro di via (3/4 h dall’attacco).

Seconda parte

  • Prosecuzione per la vetta: dall’ultima sosta attrezzata salire per un canale, proseguendo poi a sinistra in un’evidente diedro erboso. Si sale complessivamente per quattro lunghezze, di circa cinquanta metri ciascuna, con percorso abbastanza libero, su difficoltà di II/III, trovando qualche cordino in clessidra ed una sosta (che peraltro non abbiamo utilizzato). Le difficoltà sono contenute, occorre cercare il percorso più agevole (impossibile dare una descrizione dettagliata!) tenendo presente che le soste sono per lo più da attrezzare (e che non sempre si trovano solidi spuntoni).
    Al termine delle quattro lunghezze siamo usciti su una crestina (comodi spuntoni di sosta) delimitata a sinistra da un profondo canale. Da quì la vetta appare ben distante, ma in realtà ci si arriva in mezz’ora: proseguire in conserva lungo la crestina (qualche saliscendi) traversando poi progressivamente verso sinistra fino ad entrare in un ampio canalone, che si risale agevolmente per roccette e detriti, fino ad uscire alla cresta di vetta, da cui in breve, verso destra, si raggiunge la croce di vetta.

Traversata alla cima orientale e al monte visolo

La traversata di cresta è un bel percorso alpinistico (F+/PD-) segnato a bolli e ometti.Dalla cima seguire la cresta verso Est in leggera discesa superando qualche roccetta. Continuare a scendere mantenendosi sul lato meridionale fino a una sella. Salire un’ elevazione senza nome, quindi scendere nuovamente. Abbandonare il filo quando non si riesce più a seguirlo e portarsi sul lato meridionale (destro). Un tratto più ripido si supera con una breve doppia (presenti ancoraggi), o disarrampicando (II/III). Alla sella di arrivo del Canale Bendotti (da cui si può eventualmente anche scendere) si rinizia a salire verso la vetta della Presolana Orientale. Tenersi sempre sul lato destro e seguire una divertente rampetta (I). Raggiunta la cima, ometto (la cima vera e propria con la croce è separata da una breve cresta) si continua a seguire la cresta verso Est. Abbandonarla poi per scendere a destra fino ad intercettare il sentiero che si segue fino a una sella. Salire l’opposto versante e raggiungere per sentiero la cima del Monte Visolo(1.30 h dalla cima della Presolana Centrale).

Note:

Discesa:

Per raggiungere la vetta:
proseguire con una lunghezza di corda lungo il camino a destra della sosta attrezzata su clessidra (IV). La lunghezza conduce in cresta. Raggiungere poi la vetta della Presolana Centrale seguendo un percorso logico (II, III – procedere slegati).
Dalla vetta proseguire lungo le creste verso est raggiungendo dapprima la vetta della Presolana Orientale (necessaria una breve corda doppia in corrispondenza del Canalone Bendotti) e poi quella del Monte Visolo. Dal qui scendere comodamente sino a raggiungere il sentiero d’avvicinamento. 

Discesa in corda doppia:
Se si utilizzano corde da 60 Mt. è possibile unire le calate.
1a. doppia: dalla S5 alla S2;
2a. doppia: dalla S2 all’attacco;
Rientrare alla macchina percorrendo a ritroso i sentieri d’avvicinamento.

In alternativa con la prima doppia è possibile stare sulla destra (viso a monte) sino ad arrivare con 50mt circa ad una sosta con 2spit, catena e anelli di calata (hemmental strasse?) da questa altra doppia di circa 30mt porta ad una sosta identica da cui con ultima doppia di 60mt si arriva alla base. Da questo lato si fa una doppia in più ma la traccia dalla base al sentiero è nettamente più comoda che non dall’altra parte.

Discesa dal monte Visolo:

Dalla cima scendere per sentiero sull’erboso versante meridionale, quindi seguire la cresta fino a un bivio. Tenersi a destra seguendo le indicazioni per la Baita Cassinelli, da dove per medesimo percorso dell’avvicinamento si rientra la parcheggio (1.15 h dalla cima del Visolo). Si può evitare di passare per il rifugio tagliando per tracce su prati a sinistra.

Discesa dalla vetta della Presolana Centrale per il canalone Bendotti

 dalla cima dirigersi verso est (destra, rispetto alla direzione di salita). Abbiamo ignorato dei bolli rossi che scendevano subito verso sud, seguendo invece ometti e poi bolli rossi che portano a percorrere in discesa tratti di cresta e di sentiero che si abbassa un poco sul lato sud: tratti esposti e delicati: fare attenzione! Con una breve doppia (cordini in clessidra) si scende un breve salto arrivando così nel canalone che divide la Presolana Centrale dalla Presolana Orientale. Scendere il canalone, inizialmente molto detritico e franoso, poi un po’ più solido e con qualche strozzatura. Da una di queste si scende con una doppia lunga (due corde) su ancoraggio un po’ dubbio: non sarebbe male aggiungere un chiodo. Scendendo ancora, un’ulteriore strozzatura si supera spostandosi a sinistra (viso a valle): questo aggiramento è segnalato con dei bolli rossi (non particolarmente visibili: cercare bene). Si ritorna quindi sul fondo del canalone, uscendone poi a destra (viso a valle – bastone su ometto di sassi, il secondo che si incontra) arrivando così su un ripido sentiero che scende il dosso erboso che contorna il lato destro del canalone (viso a valle). In breve si ritorna sul sentiero di avvicinamento, e da quì, volgendo a sinistra, si torna a valle.
Discesa delicata e complessa, da intraprendere solo con buone condizioni: canalone asciutto e assenza di neve. (2h30, di cui 1h40 per il solo canalone)

Altre note:

Via piacevole, mai difficile, ma complessivamente mai banale, i gradi sono classici e contenuti, ma l’arrampicata è sui tiri iniziali (2/3/5) piuttosto verticale ed esposta.

La salita in cima e le belle cavalcate delle creste meritano e riempiono la giornata. Calarsi sembra tuttavia un’opzione molto di moda (personalmente in cima tutta la vita!). Attenzione comunque alla seconda parte della via, che richiede un certo intuito alpinistico, un po’ di velocità sul facile e l’abitudine al procedere su terreni dove sono presenti solo le soste.

Ad inizio stagione fare attenzione perchè se si decide di salire in cima si potrebbero incontrare numerosi tratti con neve.

Links:

  • https://redclimber.it/relazioni/arrampicata/arrampicata-prealpi/arrampicata-alpi-orobie/presolana-spigolo-longo/
  • https://www.sassbaloss.com/pagine/uscite/presolana12/presolana12.htm
  • http://www.scuolaguidodellatorre.it/relazioni/PresolanaCentrale-viaSpigoloLongo/166/

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