28/12/2016 – Traversata Corni di Canzo

Dopo le abbuffate natalizie partiamo con comodo da Milano per questo bel giro. Ottima giornata e buone temperature.

Partiamo da Gajum e saliamo lungo il sentiero geologico sino a terz’alpe, da li ci dirigiamo verso la colma di val ravella, dopo sbagliamo strada: al posto che andare verso la sorgente del foo prendiamo verso destra in salita sul crinale che porta al malascarpa…. Tra terz’alpe e la colma incrociamo un personaggio che esordisce con “eh che bello una coppia felice…” abbiamo temuto di trovare il cadavere della sua ragazza più avanti :O 😀 . Rientrati sulla retta via passiamo dal bellissimo faggio e dalla sua buonissima sorgente per iniziare l’ascesa verso il corno orientale. Arrivati alla bocchetta di louera andiamo verso destra sino a raggiungere per comodo sentiero la vetta del corno orientale con una bellissima vista sul lecchese, la valmadrera, resegone e grigne. Scendiamo dall’orientale per tornare alla bocchetta e ripartire verso il centrale che da questa prospettiva sembra molto alpinistico con una parete di roccia bella verticale. Si attacca un tratto attrezzato con catene per rimontare una paretina a sinistra dello spartiacque, da qui si sale lungo il filo del dirupo per ripidi prati e roccette sino alla vetta. Non difficile ma molto esposto.
Dalla vetta del corno centrale scendiamo dalla parte opposta rispetto alla salita, verso il corno occidentale con qualche passo di disarrampicata. Arrivati alla forcella dei corni decidiamo di salire anche il terzo anche se ormai si sta facendo tardi, abbiamo fatto bene visto che non ci si mette molto e dalla cima del terzo abbiamo visto un bellissimo tramonto. Salita per un canalino appoggiato con qualche passo su roccette, arriviamo alla cima, un paio di foto e giù dalla parte opposta.
Non troviamo esattamente la traccia che avremmo dovuto seguire (forse era la ferrata?) ma seguiamo una evidente traccia che scende verso destra sino ad un ghiaione, sotto al quale c’è un prato con una specie di croce. Da qui rientro al buio passando per il sentiero del “traverso” sino a incrociare la mulattiera a metà strada tra second’alpe e prim’alpe e con questa tornare al posteggio.

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