Partenza verso le 4 dal rifugio Branca e iniziamo a salire sulla spalla dietro al rifugio in direzione della cresta del monte Pasquale. la cresta erbosa di questo tratto è percorsa dai resti di fortificazioni della grande guerra, filo spinato e trincee. Arrivati ad un risalto roccioso si traversa verso destra in direzione della valle delle rosole, si risale un pendio di sfasciumi per tracce e si sbuca infine all’inizio del nevaio. Si percorre in falsopiano il nevaio puntando verso sinistra in direzione dei pendii innevati che ci condurranno in cresta.
Dopo esserci legati e ramponati con i miei allievi Paolo ed Eleonora, affrontiamo questi pendii. Nella parte alta la neve è molto molle e per fare la traccia sprofondo continuamente sino alla vita… una fatica immane. Per uscire al più presto dal pendio taglio verso una parte di roccette per una divertente salita di misto.
Sbuchiamo infine alla bocchetta dove inizia la cresta vera e propria ed iniziamo a percorrerla. Arrivati a quota 3300 inizia a pioviginare, mancano 200mt alla vetta di neve abbastanza sfondosa. Facciamo un rapido briefing e continuare significherebbe non arrivare al rifugio prima delle 15 / 16 e alcuni allievi preferirebbero rientrare. Decidiamo quindi per il dietrofront.
Arriviamo al rifugio sul presto giusto poco prima di un violento acquazzone, ci rifocilliamo ed attendiamo che spiova.
Scendiamo in un momento di calma della pioggia e riusciamo ad arrivare alle macchine quasi senza bagnarci!!