In vista dell’uscita sul Bianco con il corso A3 abbiamo deciso di fare un giro di test per il piede di Ale, che le ultime volte con gli scarponi da ghiaccio non è andato molto d’accordo. La meta scelta è la Cresta del Soldato, una bella cresta rocciosa con avvicinamento su ghiacciao che porta al 4000 della Punta Giordani e discesa dalla normale. Fattibile in giornata con la funivia che porta a Punta Indren.
Partiamo da Milano alle 5.20 (sic…) e grazie al poco traffico e al non aver rispettato proprio scrupolosamente i limiti di velocità 😀 alle 7 siamo ad Alagna. Un paio di giri per capire come funziona il posteggio e lasciamo la macchina nel posteggio gratuito, già abbastanza affollato. Ci prepariamo e incamminiamo verso la funivia. Sul percorso ci fermiamo ad un market dove ci facciamo fare un paio di panini e prendiamo una focaccia mooolto buona 🙂
Biglietti e via con la prima funivia! Giornata molto calda con qualche nuvoletta che comincia a muoversi.
Da Indren iniziamo a muoverci in traverso verso la vecchia funivia su belle roccette lavorate da ghiacciai e qualche nevaio. Il piede non va bene, fa già male alla funivia 🙁 ma procediamo comunque. Davanti a noi ci sono già un po di persone.
Ci fermiamo all’inizio del ghiacciaio di Bors per ramponarci e legarci e nel frattempo ci passano 3 persone che procedono slegate, quasi non ci accorgiamo che una di queste è la Mapi 🙂
Decidiamo di procedere lungo il ghiacciaio sino all’attacco. La progressione non è veloce ma arriviamo sino all’attacco verso le 11, qui decidiamo di tornare indietro, troppo lungo da sopportare il tratto che rimane della cresta e la successiva discesa.
Facciamo mente locale che l’ultima funivia prima della pausa pranzo dovrebbe essere alle 13 quindi partiamo per cercare di prendere questa. Alla fine del ghiacciaio ci sleghiamo e partiamo rapidi per la funivia… ultimo pezzo praticamente di corsa ma arriviamo in tempo 🙂
Ci fermiamo al passo dei Salati ad attendere la prossima funivia e ci piazziamo su delle comode sdraio in relax 🙂 scopriamo che il bar della funivia è gestito da due personaggi molto simpatici e ha dei prezzi onesti, quindi la pausa si allunga… un campari col bianco, un’altro, un piatto di rustia (buono!) qualche genepy e grappa fatta in casa… e forse è meglio andare 😀
Altra pausa al successivo troncone di Pianalunga, dove ci sbraghiamo sul prato 🙂
Lungo la strada del rientro ci fermiamo a Rassa, un bel paesino ben conservato.
Ritorno ad Armeno dove Davide ci aspetta per cena…