Visto che il giorno prima non siamo riusciti a scendere per tempo ma ci siamo fermati al Marco e Rosa decidiamo di non farci mancare la traversata dei Palù per la discesa odierna.
Sveglia “comoda” alle 5, colazione e per le 6 siamo pronti a partire con un tempo che si annuncia splendido.
Attraversiamo il pianoro del ghiacciaio antistante il rifugio per iniziare a salire dalla parte opposta sotto la Crest’Aguzza. Si procede passando sotto la Bellavista con le sue belle seraccate e ammirando di fronte il Bernina con la Biancograt fatta ieri.
Dopo un’ora e mezza circa arriviamo alla Forcella di Bellavista, appena questa è in vista si scorge anche la cresta rocciosa del Palù occidentale. Ci leghiamo alla forcella e partiamo lungo la cresta. Le difficoltà non sono mai alte, entro il III grado ma con una forte esposizione su entrambi i lati. Si procede con arrampicata molto divertente sino alla vetta.
Da qui si procede ora su cresta nevosa abbastanza teanquilla verso il panettone del Palù centrale, la vetta più alta delle tre, ammirando i magnifici ed enormi seracchi sul versante verso il Morteratsch. Su questo tratto di cresta attenzione solo alle enormi cornici.
Dal panettone del centrale la cresta si fa più affilata verso il Palù orientale, con alcuni tratti estremamente aerei sempre su neve. Dalla vetta di questo si scende su tratto molto ripido di cresta verso la Bocchetta Palù.
Arrivati alla bocchetta ammiriamo il sottostante tormentatissimo ghiacciaio in mezzo al quale ora si discende. Si passa in mezzo a spettacolari crepacci, seracchi e ponti di neve. Ci mettiamo quindi in assetto da ghiacciaio e via!
Terminata la discesa si arriva al tratto in falsopiano che porta alla Fuorcla Trovat. Dalla bocchetta alla fuorcla la discesa sembra non finire mai…
E dalla fuorcla si è ancora lontani dal Diavolezza, per arrivarci manca ancora un’ora di sentiero piuttosto marcio che attraversa a mezzacosta il monte roccioso che ci separa dalla Diavolezza. Attenzione ad un certo punto il sentiero si biforca, noi abbiamo seguito la variante ‘alta’ .
Arrivati alla Diavolezza facciamo giusto in tempo a guardare il magnifico panorama delle salite fatte in questi giorni e giù con la funivia. Sotto prendiamo il trenino rosso e torniamo al Morteratsch a recuperare la macchina, stanchi ma molto soddisfatti facciamo una pausa al rientro per un panino ad un simpatico chiosco lungo la strada, già rientrati in Italia.