Falzarego

Nella zona del passo Falzarego vi sono molte possibilità di arrampicata divise tra le montagne circostanti: le torri del Falzarego, Lagazuoi, Sass De Stria… il gruppo montuoso è detto del Fanis.
Parlando di Falzarego in particolare abbiamo le due torri: Piccola del Falzarego e Grande del Falzarego.

Accesso:

Dall’autostrada del Brennero uscire a Bressanone / Val Pusteria e seguire per Val Pusteria e Brunico (SS49). Giunti a Castelbadia svoltare a destra per S. Lorenzo / Corvara / Val Badia sulla SS44. Arrivati a La Villa svoltare a sinistra su SP37 in direzione San Cassiano / Cortina / Sass Dlacia / Passo Valparola. Continuare seguendo sempre per Passo Valparola, la strada al passaggio del confine con il veneto diventa SP24. Dopo Valparola si giunge in breve in leggera discesa al Passo Falzarego, qui prendere a sinistra la SP48 in direzione Cortina. Dopo 800mt in corrispondenza di una ampia curva a destra si trova il ristorante grill Strobel sulla sinistra con un ampio posteggio sterrata dove lasciare l’auto.

Via Comici (Spigolo Sud) alla Piccola di Falzarego

Vi sono varie possibilità per l’attacco, quello originale dovrebbe essere il caminetto friabile tutto a sinistra. Quello descritto in questa descrizione è il diedro che si trova 6-7mt a destra del canale originale, segnato con un bollo rosso a una decina di mt di altezza. Infine esiste una variante semplice che parte tutto a destra seguendo una rampa che in due tiri porta sino alla prima sosta (credo siano i primi due tiri della via delle guide).
La via è segnalata da bolli di vernice prima rossi e poi verdi, anche le principali clessidre sono bollate così come le soste segnalate con rettangoli arancioni.
E’ una via piuttosto affollata.

difficoltà: V- (D-)
esposizione arrampicata: Sud – Ovest
quota parcheggio: 2055
quota attacco via (m): 2200
sviluppo via (m): 230
dislivello via (m): 210
dislivello avvicinamento (m): 150
località partenza: Ristorante Grill da Strobel
periodo consigliato: dalla primavera all’autunno. Fattibile anche fuori stagione vista l’esposizione al sole.
tipo di roccia: dolomia, ottima. Un po unta su alcuni passaggi
materiale necessario: NDA
avvicinamento: 30min
tempo salita: 3h
tempo discesa: 1h
attrezzatura: soste attrezzate con anelli cementati o chiodi, possibili calate. Chiodi lungo i tiri.
punti di appoggio: Ristorante Grill da Strobel
presenza acqua: no

Attacco:
Dal fondo del posteggio prendere il sentiero con bolli bianco-rossi che sale verso destra con tornanti tra qualche abete. Dopo circa 15min si incrocia una mulattiera proveniente da sinistra (Sentiero 412), proseguire verso destra in piano. Dopo un centinaio di mt si incontra una grotta scavata in uno sperone di roccia sulla sinistra, appena dopo la grotta si trova una pietraia sulla sinistra che sale sino alle torri. Abbandonare la mulattiera e seguire la ripida traccia sulla pietraia sino alla base della torre Piccola. Ignorare l’avancorpo che si trova sulla sinistra (con grotta) e puntare alla parete soprastante.
E’ possibile anche continuare lungo la mulattiera sino ai ruderi militari, dietro di questi (tornante verso sx) si trova la parete dell’attacco (non testata).

Descrizione tiri:

L1, V-, 4 chiodo, 35mt: da un piccolo pulpito a 6-7mt a dx dal canale sul margine sx della parete si sale in verticale per 2/3 mt, poi si traversa verso destra con un passo in discesa (chiodo). A questo punto si riprende a salire puntando al diedro fessurato sopra di noi, con un bollo rosso sulla sua sx. Il diedro è bello fisico e protetto con 2 chiodi. Dopo qualche metro (poco prima della fine del diedro) si esce dal diedro sulla DX e si continua obliquando verso sx in una spaccatura. Giunti su terreno più facile si sale verticalmente oppure obliquando verso sinistra sino ad una rampa. Si percorre la rampa in salita verso dx sino alla sosta. Ci sono 3 soste su spit e resinati una affianco all’altra.

Variante semplice non testata:

L1 Alternativo: III, 1 anello cementato, 40mt: circa 50mt a destra del canale sul margine sx della parete, sulla verticale di un pino e un numero 10 sulla roccia, in corrispondenza di un anello di sosta si trova l’attacco. Rimontare una facile rampa (II) verso destra, dopo 20mt circa deviare a sx seguendo un’altra rampa per circa 15mt (anello e chiodo cementati). Proseguire in verticale verso sx per un diedrino di III sino ad un’altra sosta con anello cementato.

L2 Alternativo: IV, 4 chiodi, 40mt: dalla sosta in traverso a sx, scendere 4mt circa verso un segno rosso e poi riprendere a traversare a sx passando per la 1° sosta della Brandolin (anello cementato). Continuare a sx fino a raggiungere un dedro (segno rosso, chiodo) di IV da risalire, contnuare quindi verso sx per rampa (2 chiodi) sino al terrazzo con le tre soste una accanto all’altra dove arriva la L1 descritta sopra

riprendiamo con il percorso normale:

L2, IV, 4 chiodi, 40mt: Dalla sosta spostarsi a sx su placca da risalire verso sx (fittone) continuare poi verso sx sino ad un camino verticale (chiodo) da risalire prima all’interno e poi uscendo verso sx (fittone) sino a giungere su una cengia con un piccolo chiodo rosso con anello. (Attenzione: Da qui è possibile uscire dalla via sui gradoni erbosi a sx. E’ possibile anche arrivare alla sosta del L3 uscendo a sx per 10mt circa, quindi risalendo il sentiero per 50mt circa, risalire un caminetto di 15mt di II sulla dx che porta alla sosta sul filo dello spigolo). Usciti dal camino risalire la parete verticale a DX dell’intaglio (segni rossi) sino ad una grotta gialla (10mt circa) con 3 chiodi di sosta.

L3, IV+, 2 chiodi e 3 clessidra, 40mt: Dalla grotta uscire a destra per placca. Salire qualche metro e spostarsi a sinistra (unto) in direzione di una profonda fessura diedro (chiodo) dove un bollo rosso indica una clessidra. Da qui traversare verso destra (molto esposto) sino ad altre due clessidra indicate, per poi risalire in verticale una larga fessura (chiodo) fino ad arrivare nuovamente sullo spigolo. Sosta al termine della fessura su anello cementato. Qui è possibile uscire dalla via per sentiero (lo stesso citato nella L2).

L4, III, 1 chiodo, clessidre, 35mt: salire la  placca un po’ unta per rimontare il filo dello spigolo e seguirlo fino alla sosta. Si incontra una sosta intermedia con anello e si arriva alla successiva. Da qui i bolli sulla parete diventano verdi.

L5, III, clessidre, 30mt: proseguire ancora per spigolo fino a giungere su un terrazzino alla base di una parete verticale dove si trova la sosta. Nessun chiodo, cercare la clessidre. 30 Mt., III. Volendo si può stare un po’ a destra dello spigolo con difficoltà più elevate e 2/3 chiodi.

L6, IV-, 5 chiodi e 2 clessidre, 45mt: salire direttamente la placca sfruttando una piccola spaccatura su bella placca. Primo chiodo dopo circa 8mt, verso destra ad un secondo chiodo fino a raggiungere lo spigolo (5mt, piccola clessidra). Si sale vicino allo spigolo puntando ad un diedrino che si risale sulla sua parete dx. Usciti dal diedro in mezzo ai mughi altri 5mt fino a un terrazzino dove si trova la sosta. (anello cementato).

L7, II, 20mt: Salire per sentiero e roccette sino alla vetta dove si trovano vari anelli di sosta.

Discesa:

La principale via di discesa è l’intaglio tra la torre Piccola e la Grande. Dalla vetta si scende per tracce verso E in un caminetto di circa 10mt (II+ oppure con una doppia) sino ad una cengia, da seguire verso sx (faccia a valle) sino a trovare degli anelli cementati su cui fare una doppia da 25mt. Alla base della doppia (nell’intaglio tra le due torri) si segue a sinistra nel canalone. Nel canale vi sono dei fittoni (sulla sx) per effettuare altre doppie in corrispondenza di due salti (uno a metà ed uno alla fine del canalone) con passi di II / III in disarrampicata. Al termine del canalone si prende il sentiero scendendo dei ripidi canalini (II eventuale doppia) stando a sinistra su gradoni erbosi e costeggiando la torre Piccola in direzione dello spigolo sino ai mughi e alla stradina sotto le torri. Da qui in breve si torna al posteggio (1h).

Altre possibilità di discesa:

  • Scendere in doppia dalla via sino alla S3 dalla quale si può prendere il sentiero di discesa.
  • a doppie lungo la parete O (usare l’anello cementato più a N dei molti) più o meno in verticale. Si utilizzano le soste di una via a spit che passa al centro della parete: 4 doppie (40 20 30 30 mt) oppure 2 doppie da 60mt portano alla base della parete poco sotto lo sbocco del canale della discesa normale.

Altre Note:

Primi salitori: Emilio Comici, Alessandro del Torso e Mary Varale nel 1934

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