Cermenati
Il sentiero più semplice per arrivare in vetta alla Grignetta è la cresta Cermenati, anche se non è certo un sentiero comodo: tutto gradoni e salti in discesa mette a dura prova le ginocchia.
Partenza: Piani dei resinelli (mt 1290) o nei pressi del rifugio Porta (mt 1400ca)
Arrivo: Vetta Grigna Meridionale (mt 2184)
Dislivello: mt 780 o 900 se si parte dal posteggio dei piani dei resinelli
Difficoltà: E
Tempo di percorrenza: 2h
Punti di appoggio: Rifugio Carlo Porta, Bivacco Ferrario
Presenza di acqua: no
Traccia GPX: scarica
Accesso:
Da Milano prendere la SS36 verso Lecco, seguire le indicazioni per Valsassina, usciti dalla lunga galleria a Ballabio seguire per Pian dei Resinelli e dopo 14 tornanti si arriva al grande posteggio. Da qui svoltare subito a destra passando davanti al forno della grigna e poi subito in salita a sinistra per il rifugio Porta.
Descrizione:
Dal posteggio in prossimità della sbarra prima del rifugio Porta è possibile seguire la carrabile oltre la sbarra sino al rifugio, raggiunto questo lo si aggira e dal retro del rifugio si parte a salire dritti nel bosco seguendo le indicazioni per la Cermenati. Usciti dal bosco (5 minuti) si segue la traccia evidente sino ad un primo bivio con cartelli indicatori, seguire sempre per la Cermenati.
In alternativa all’inizio del posteggio davanti alla sbarra parte il sentiero che si raccorda poi all’uscita del bosco dietro il Porta, senza passare da quest’ultimo.
Si sale per traccia estremamente larga ed evidente, impossibile sbagliare, all’incirca sempre sul crestone erboso. Si supera circa a metà percorso una deviazione che si stacca in costa sulla destra in direzione dei Magnaghi e della cresta Sinigaglia.
Si oltrepassa quindi l’uscita dal canalone Caimi passando sopra al suo termine e si giunge al bivio con le indicazioni per il sentiero Cecilia, da qui non manca molto alla vetta. Si continua nell’ultimo canale sino alla selletta da cui si scorgono il grignone e il lago, dove a sinistra si incrocia la Segantini. Si devia verso destra dove una catena porta all’anticima, da qui in qualche minuto si è in vetta, sino a raggiungere la croce ed il bivacco Ferrario con la sua particolare forma di ufo 🙂
Canalone Porta
Variante di salita alla grignetta che passa praticamente per intero all’interno del Canalone Porta arrampicando tra massi e paretine sino ad uscire alla Bocchetta dei Venti, lungo la cresta Sinigaglia. Nel canale vi sono parecchi segnavia bianco rossi che aiutano nell’identificare la traccia. Le difficoltà in arrampicata sono contenute attorno al II grado e normalmente non serve assicurarsi. Nei tratti più impegnativi è presente qualche fittone di calata.
Partenza: nei pressi del rifugio Porta (mt 1400ca) o alla base del canale lungo la sterrata (mt 1350 ca)
Arrivo: Vetta Grigna Meridionale (mt 2184)
Dislivello: mt 780 o 930 se si parte dalla sterrata
Difficoltà: EEA – PD – II+
Tempo di percorrenza: 2,15h
Punti di appoggio: Rifugio Carlo Porta, Bivacco Ferrario
Presenza di acqua: no
Traccia GPX: scarica
Accesso:
Da Milano prendere la SS36 verso Lecco, seguire le indicazioni per Valsassina, usciti dalla lunga galleria a Ballabio seguire per Pian dei Resinelli e dopo 14 tornanti si arriva al grande posteggio. Da qui svoltare subito a destra passando davanti al forno della grigna e poi subito in salita a sinistra per il rifugio Porta. In alternativa se si vuole partire dalla base del canalone non svoltare a sinistra verso il porta ma continuare lungo la strada. Si passa il rifugio Soldanella e la strada diventa sterrata, poco più avanti si incrocia la base del canalone Porta. Si posteggia in prossimità di uno slargo con fontanella.
Descrizione:
Dal posteggio in prossimità della sbarra prima del rifugio Porta è possibile seguire la carrabile oltre la sbarra sino al rifugio, raggiunto questo lo si aggira e dal retro del rifugio si prende il sentiero a destra verso la cresta Sinigaglia.
Dopo un piacevole traverso nel bosco si esce da questo e si vede il Canalone. Arrivati a questi si entra nel canale e anzichè uscirne per andare verso la Sinigaglia si prende a risalire il canalone.
Si seguono sempre i bolli rosso-bianchi, dapprima a sinistra, poi a destra in un percorso non sempre facilmente individuabile (ma sempre segnalato nei punti più difficoltosi e comunque non obbligato) con progressione impegnativa per la ripidità del canale e per il superamento di numerosi massi incastrati. Ci si sposta poi sul versante di destra (est) per oltrepassare alcuni detriti di frana altrimenti insormontabili scavalcando infine una paretina sempre a destra e valicando un enorme masso incastrato o superando in aderenza un breve (3 metri circa) ma ripido scivolo calcareo a sinistra (II°+).
Poco oltre la “finestra” (curiosa apertura nella parete rocciosa), il vallone, sempre più stretto, ripido e selvaggio, si sposta verso destra indirizzando verso una bella paretina di circa 25 metri (I°+, II°-), da superare con facile e divertente arrampicata (seguire sempre i bolli rosso-bianchi). Non proseguire lungo il canale di sinistra (sbarramento di massi), ma seguire sempre le indicazioni del percorso che, oltrepassato un intaglio alla sommità della paretina di cui sopra, attraversa il fondo di una gola e risale per gradoni una lunga rampa rocciosa.
All’improvviso la visuale si apre sui due lati est e ovest permettendo allo sguardo, orma abituato a roccia e sassi, di abbracciare i verdi prati della Cresta Cermenati (a sinistra) e della Sinigaglia (a destra). Poco più sopra incrociamo il sentiero n. 3 (Raccordo Cermenati – Sinigaglia) che conduce a destra verso la Bocchetta dei Prati e la Cresta Sinigaglia ed a sinistra (per un ripido passaggio su roccette) alla Cresta Cermenati.
Qui ha termine la parte inferiore del Canalone Porta (1 ora e 15’, 1810 m. circa).
Ignorare la deviazione e proseguire lungo il canale principale, che diviene sempre più suggestivo per la presenza ormai vicinissima dei Torrioni Magnaghi e del Sigaro Dones.
Si prosegue per un tratto tra roccette e tracce di sentiero per giungere verso destra ad una paretina appoggiata (I-II°) da superare in divertente arrampicata per giungere ad una cengia erbosa dalla quale è possibile ammirare il bellissimo Sigaro Dones.
Ancora verso destra una entusiasmante parete di roccia lavorata, di circa 20 metri (II° nel complesso, III ° sup. l´attacco diretto, se si evita il sentierino a sinistra) ci conduce, piegando verso Est, ad una nuova biforcazione: dinanzi a noi la ripida rampa che conduce alla Bocchetta G.L.A.S.G. (Gruppo Lombardo Alpinisti Senza Guide) che ignoreremo, a sinistra il nostro itinerario che, sempre segnalato, conduce verso la Bocchetta dei Venti (visibile in alto a sinistra).
Le difficoltà sono ora terminate poiché il tracciato prosegue su roccette e tratti di sentiero (faticosi), a mezza costa, sino alla Bocchetta dei Venti (2065 m. – 30’).
Tempo medio di percorrenza di questa porzione di percorso: 1 ora e 45’.
Dalla bocchetta dei venti si segue la parte terminale della cresta sinigaglia, svoltando a sinistra verso la vetta.
Sinigaglia
Bel sentiero per arrivare in vetta alla grignetta, molto meglio a mio avviso della cermenati e meno scassaarticolazioni :). E’ leggermente più impegnativo della Cermenati in quanto prevede vari passaggi su punti attrezzati. In questi senza l’uso delle catene credo che la difficoltà massima di arrampicata sia attorno al III grado.
Partenza: Piani dei resinelli (mt 1290) o nei pressi del rifugio Porta (mt 1400ca)
Arrivo: Vetta Grigna Meridionale (mt 2184)
Dislivello: mt 780 o 900 se si parte dal posteggio dei piani dei resinelli
Difficoltà: EE
Tempo di percorrenza: 2,20h
Punti di appoggio: Rifugio Carlo Porta, Bivacco Ferrario
Presenza di acqua: no
Traccia GPX: scarica
Accesso:
Da Milano prendere la SS36 verso Lecco, seguire le indicazioni per Valsassina, usciti dalla lunga galleria a Ballabio seguire per Pian dei Resinelli e dopo 14 tornanti si arriva al grande posteggio. Da qui svoltare subito a destra passando davanti al forno della grigna e poi subito in salita a sinistra per il rifugio Porta. In alternativa se si vuole partire dalla base del canalone non svoltare a sinistra verso il porta ma continuare lungo la strada. Si passa il rifugio Soldanella e la strada diventa sterrata, poco più avanti si incrocia la base del canalone Porta. Si posteggia in prossimità di uno slargo con fontanella.
Descrizione:
Dal posteggio in prossimità della sbarra prima del rifugio Porta è possibile seguire la carrabile oltre la sbarra sino al rifugio, raggiunto questo lo si aggira e dal retro del rifugio si prende il sentiero a destra verso la cresta Sinigaglia.
Dopo un piacevole traverso nel bosco si esce da questo e si vede il Canalone Porta, lo si attraversa e il sentiero diventa ora più ripido e meno sassoso. Proseguire sino a intravedere i Torrioni Magnaghi, attenzione a prendere la svolta che sale dritta a destra e a non andare dritti lungo il sentiero di collegamento verso i Magnaghi. Il sentierino ora si snoda lungo una cresta rocciosa ma semplice. In circa 1h 30 dalla partenza si raggiunge la Bocchetta dei Prati (q. 1840 m) e, svoltando a destra si perviene al Passo del Gatto: questo punto, il cui passaggio è facilitato dalla presenza di una corda fissa e di alcune staffe, è abbastanza esposto. Si raggiunge così la Bocchetta dei Venti (q. 2065 m), al di là della quale vi è anche l´uscita della seconda parte del Canalone Porta. Il sentiero si snoda lungo la cresta che, in circa 30/40 minuti condurrà alla vetta, riconoscibile grazie alla presenza del Bivacco Ferrario sulla sua sommità. Lungo questa cresta si incontreranno altre catene e corde fisse per facilitare il passaggio. Ad un certo punto dopo una catena bisognerà ridiscendere un canalino roccioso e poi risalire l´ultimo pezzo (entrambi attrezzati con catene) che ci porterà in cima.
Sentiero delle Foppe (n° 9)
Il sentiero classico per salire al Rosalba, sempre ben marcato e segnalato, impossibile perderlo.
Partenza: Rifugio Alippi o termine della via alle Foppe (mt 1180)
Arrivo: Rifugio Rosalba (mt 1730)
Dislivello: mt 550
Difficoltà: E
Tempo di percorrenza: 1,50h
Punti di appoggio: Bar ai piani dei Resinelli, Rifugio Rosalba (apre solo nei weekend)
Presenza di acqua: no
Traccia GPX:
Accesso:
Da Milano prendere la SS36 verso Lecco, seguire le indicazioni per Valsassina, usciti dalla lunga galleria a Ballabio seguire per Pian dei Resinelli e dopo 14 tornanti si arriva al grande posteggio. Superarlo e svoltare a destra (non prendere ancora più a destra la strada senza uscita che sale), la strada diventa senso unico per pochi metri e quindi si inizia a scendere (fonte Carlanta a destra) per circa 3km. Circa 150m dopo il secondo tornante si arriva ad una specie di slargo: dritti cartello per b&b i Frassini, alla destra il posteggio dell’ex rifugio Alippi, ancora a destra uno spiazzo chiuso da sbarra di un campeggio e infine ancora a destra la Via alle Foppe, una stretta stradina che in breve diventa sterrata. Si imbocca questa sino ad arrivare in fondo (posteggio in qualche slargo), occhio che è molto dissestata. In alternativa si posteggia prima di imboccarla.
Descrizione:
Dal termine della strada carrabile ci si alza sulla destra lungo una stradina sterrata, al primo bivio si tiene a sinistra (indicazioni), subito dopo tenere a destra al prossimo bivio. Dopo qualche tratto in falsopiano si giunge ad uno spalla dove si innesta da destra il raccordo verso il piano dei resinelli, noi aggiriamo la spalla e scendiamo verso il canale (cartelli indicatori, Rosalba a 1h40). Si attraversa il canale senza acqua tra grossi massi chiari franati e si risale. Il sentiero quindi riprende in falsopiano, tralasciando il primo bivio per Punta Giulia, Costanza e Mongolfiera. Sii supera un secondo canale, molto più stretto, sfruttando anche delle staffe e delle corde fisse. Da qui si procede sempre in falsopiano superando un altro valloncello e qualche saliscendi sino al bivio con il Sentiero dei Morti (1275m Rosalba per le Foppe 1h15, per i morti 1h) dove si procede a sinistra per il sentiero delle Foppe. Si sale ora più rapidamente passando una corda fissa e si arriva al punto in cui da sinistra si innesta il sentiero n° 12 per Mandello, teniamo la destra verso il Rosalba segnalato a 1h10. Si sale ora rapidamente a tornanti. Tralasciamo a sinistra il bivio per il torrione Ratti (1395m) e continuiamo a salire sino a costeggiare il torrione del Pertusio. Dopo di questo il sentiero spiana leggermente pur continuando a salire per prati. Da qui in avanti si trovano varie scorciatoie / divisioni del sentiero, il Rosalba diventa visibile e si procede verso di esso portandosi vicino al torrione del Cinquantenario con qualche tornante sui prati via via più ripidi. Si raggiunge la congiunzione con il sentiero dei morti (1680mt) e si procede sino alla rampa finale che ci porta al rifugio.