La Punta Grohmann fa parte del gruppo del Sassolungo, la via Dimai (detta anche spigolo sud anche se di spigolo non si tratta) si svolge lungo la parete sud. Si tratta di una via di grado basso ma da non sottovalutare per la lunghezza dell’itinerario, l’orientamento e la discesa complessa che la rendono piuttosto provante dal punto di vista fisico. Valutare attentamente anche il meteo che deve essere stabile.
La via si svolge in ambiente super, la roccia è ottima dal punto di vista del grip ma un po’ fragile in alcuni punti. Presenza di parecchi detriti, molta attenzione se si hanno cordate davanti ai sassi in caduta libera.
Accesso:
Arrivando dalla Val Gardena poco prima di giungere al passo Sella si trova il rifugio Passo Sella sulla destra, pochi metri dopo un tornante verso sinistra, qui prendere a destra la strada che va verso il rifugio Valentini, rifugio Salei, Col Rodella… posteggiare dove possibile.
difficoltà: D, IV grado con qualche passo IV+
esposizione arrampicata: Sud
quota parcheggio: 2200
quota attacco via (m): 2500
sviluppo via (m): 700
dislivello via (m): 500
dislivello avvicinamento (m): 300
località partenza: Passo Sella (TN)
periodo consigliato: estate
tipo di roccia: dolomia
materiale necessario: Friend, nuts, cordini, chiodi e martello per emergenza o ribattere chiodi
avvicinamento: 1h30
tempo salita: 6/7h
tempo discesa: 4h
attrezzatura: soste nei primi 5 tiri attrezzate con anello cementato, poi da attrezzare su chiodi / clessidre. Uno spit presente alla partenza del tiro 14. Qualche raro chiodo lungo la via. 3 fittoni resinati sulla rampa della Menschenfalle (6° tiro).
punti di appoggio: rifugi / hotel in zona passo Sella
presenza acqua: no
Attacco:
seguire la strada sterrata per la Forcella di Rodella, dopo circa 300mt si sale a destra per prati sotto le seggiovie puntando al crinale erboso che divide la val di Fassa dalla Val Gardena. Arrivati sul crinale (sul lato sinistro, terroso, abbiamo la val di Fassa e su quello destro, erboso, la val Gardena) si segue il sentiero che rimane sempre sullo spartiacque sino al suo termine alla base dello spigolo Sud Est della punta Grohmann. A questo punto procedere a lungo per tracce e ometti sullo zoccolo del monte, stando a sinistra dello spigolo e puntando verso il centro del versante sud della parete. Si sale sempre verso sinistra su roccette e detriti con passi di I e II. L’attacco si trova poco prima della grande colata nera che scende dall’enorme colatoio nel mezzo della parete. Si arriva ad una terrazza detritica, scomoda, da cui si vede la colata, salire verso la colata in diagonale (2°) in cerca del primo anello cementato che si trova a circa 5/10mt prima della colata. (ci si può legare alla terrazza o direttamente all’anello)
Descrizione tiri:
L1, III, nessuna protezione, 60mt: traversare obliquamente a sinistra attraversando la colata nera e quindi continuando a salire in diagonale sino a trovare un anello cementato, rinviarlo e procedere circa 15mt sempre obliquando verso sinistra sino ad un secondo anello cementato e fare sosta qui.
L2, III, 1 chiodo, 1 clessidra, 55mt: Salire sotto ad una placca nera, salirla in verticale sino ad un gradino dove sulla destra si trova una sosta composta da chiodo e clessidra, rinviarla e continuare verso destra sino ad un terrazzino dove si sosta su chiodo e clessidra.
L3, III+, 1 clessidra, 1 chiodo, 50mt: superare il muretto verticale rinviando una clessidra con cordoni, salire quindi verso sinistra in direzione di un diedrino che si supera in leggero strapiombo. Continuare quindi in obliquo a sinistra (chiodo) sino ad un terrazzino sotto ad una nicchia formata da una parete gialla strapiombante dove si sosta su un anello cementato.
L4, III+, 1 chiodo, 45m: traversare nettamente a destra alzandosi in leggera diagonale rinviando un chiodo. Continuare sino ad arrivare sullo spigolo, a questo punto oltrepassarlo e proseguire verticalmente sino a trovare una sosta su 3 chiodi.
L5, IV, 3 chiodi, 50m: Salire ora in verticale su placche che portano ad una fessura – diedro con faccia gialla strapiombante a sinistra e una placca grigria a destra (chiodo). Scalando la fessura si arriva ad una prima nicchia gialla (clessidra), si continua lungo la ripida fessura (2 chiodi) sino sotto ad una seconda nicchia che sopra diventa umida e strapiombante. Si sosta qui su una grossa clessidra.
L6, IV, 1 chiodo, 3 resinati, 45m: traversare lungo la fessura orizzontale a destra della sosta (chiodo) stando bassi e tenendo le mani sul bordo della fessura e i piedi sugli appoggi sotto. Traversare per circa 10mt sino a quando diventa semplice salire. Si sale trovandosi su una rampa ascendente in diagonale verso sinistra larga circa 30cm e piuttosto liscia, questo è il caratteristico passaggio della via (Menschenfalle). Percorrere la rampa salendo a sx per circa 10mt (3 fittoni resinati), buoni appigli rovesci sulla parete, sino a rientrare nel camino. Salire nel camino per circa 10mt sino a quando il terreno si abbatte e si sosta su 2 chiodi. Allungare tutte le protezioni.
L7, IV, 45mt: salire verticalmente nel camino / fessura faticoso, dopo circa 10mt ci si trova davanti ad un grosso blocco che forma una fessura che va a sx ed una che va a dx, scalare lungo quest’ultima vincendo un leggero strapiombo quindi continuare a salire verticalmente il camino sino al suo termine su una placconata appoggiata. Qui è possibile sostare su un chiodo in una fessura che corre in verticale sulla placconata dopo circa 5mt dall’uscita del camino. Tiro fisico e impegnativo.
L8, III+, 1 chiodo, 45mt: procedere lungo la placca appoggiata sino alla parete gialla sovrastante (1 chiodo, allungare molto) alla base di una fessura / dietro. Salire aiutandosi con una spaccata sulla parete di destra e continuare in direzione di un canale sino a sostare liberamente sulla parete sx su clessidre.
L9, II, 40mt: salire nel canale liberamente sino a raggiungere una ampia terrazza detritica. Sosta da attrezzare su massi. sulla terrazza si notano degli ometti.
L10, I, 100mt: salire circa 100mt verso sinistra faccia a monte per detriti puntando il torrione più a sinistra, di roccia giallastra e diviso da una profonda fessura verticale dagli altri. Procedere in conserva, nella zona indicata si trova un singolo spit a sinistra e sopra ad una nicchia giallastra su cui è possibile attrezzare la sosta.
L11, III, 1 clessidra, 55mt: dalla sosta procedere per roccette in obliquo verso destra puntando a una clessidra con cordone all’interno di un breve caminetto. Questo si trova pochi metri a sinistra del profondo camino che incide il torrione, da non raggiungere. Scalare il caminetto e procedere sempre obliquando verso destra sino ad attrezzare la sosta su spuntone.
L12, III, 55metri: salire liberamente verso destra in direzione della vetta per gradoni. sosta da attrezzare
Note: Questo è il percorso seguito da noi, nota bene che alcune relazioni sono differenti nei tratti compresi tra S1 ed S3 e nella parte successiva al tiro della Menschenfalle
Discesa:
La discesa è lunga e complessa e si effettua lungo la via Normale sino alla forcella tra Grohmann e Cinque Dita.
Sul pianoro della vetta seguire gli ometti che conducono al bordo del terrazzo, verso il passo Sella (direzione Est, sostanzialmente di fronte tendente a destra rispetto a dove si arriva dalla via).
Dall’orlo del terrazzo scendere arrampicando lungo la cresta seguendo sempre gli ometti (passi di II) in direzione NE per circa 100mt sino ad arrivare ad un salto di 10 mt che porta alla prima forcella oltre la quale c’è la Quarta Torre.
Qui è possibile fare una doppia (Doppia 1) da una clessidra attrezzata con cordone di circa 10/15mt per scendere alla forcella. In alternativa è possibile scendere disarrampincando nel diedrino a sinistra faccia a valle (III grado).
Dalla forcella risalire in cima alla Quarta Torre (10mt, II), qui traversare qualche metro a destra e scendere un paio di metri ad un anello cementato. Da qui si effettua una calata (doppia 2, 20 metri) che conduce alla seconda forcella che divide la Quarta Torre dalla Terza Torre.
Si sale in cima alla Terza Torre (speroncino friabile) e qui è possibile fare una calata (doppia 3, 35mt) da un lungo cordone attorno allo spuntone di vetta della Terza Torre in direzione sinistra faccia a valle oppure scendere arrampicando nella stessa direzione per circa 35 metri fino a trovare una sosta su spit con anello di calata. (circa 10mt prima di questa si trovano due anelli cementati sulle facce opposte di un diedrino sotto ad un tettino, sulla destra faccia a valle).
Dalla sosta effettuare una calata di circa 30mt (doppia 4, 30mt) scendendo stando leggermente a destra dello spigolo (faccia a valle) sino ad uno spuntone con cordoni e maillon. Da qui è visibile sulla destra (faccia a valle) la Seconda Torre, una piccola torre con punta sottile più bassa di circa 10mt rispetto allo spuntone. La Seconda Torre è separata da una profonda spaccatura e ha un anello cementato in cima. Scendere in direzione della seconda Torre e spaccare su questa per raggiungere l’anello cementato. E’ possibile dividere questa calata fermandosi allo spuntone e da questi fare una seconda calata di circa 10mt (soluzione che comporta meno rischi di incastro delle corde)
Dalla cima della Seconda Torre effettuare una calata di circa 20mt (doppia 5) in direzione NE verso la Prima Torre: alta come la seconda torre e visibile a pochi metri di fronte a noi sulla sinistra faccia a valle. Con la doppia scendere nella spaccatura tra le due torri sino alla profonda forcelletta che le divide dove si trova una sosta a spit con anello di calata. circa 2mt più sotto sullo spigolo che divide i due camini si trova anche un anello cementato.
Dalla sosta nella forcella tra la Prima e la Seconda Torre effettuare una calata di circa 20mt (doppia 6) nel camino a destra faccia a valle sino ad arrivare ad un terrazzo formato da un masso incastrato. Su questo terrazzo confluisce anche una seconda spaccatura che arriva da sinistra (faccia a monte). Individuare un anello cementato sulla parete di destra (faccia a valle).
Dall’anello effettuare una ulteriore doppia di circa 20mt (doppia 7) nel camino sottostante che ci deposita su una ampia forcella.
Piegare per una selletta a sinistra, faccia a valle (ometto) che risale un paio di metri subito dopo e iniziare a scendere per tracce di sentiero e tratti di arrampicata, seguendo i numerosi ometti, fino ad un’altra calata (doppia 8, 30 metri) in un canale friabile, da uno spuntone attrezzato con cordini. Al termine della doppia scendere ancora per terreno delicato qualche metro e prendere una stretta cengia a sinistra (faccia a monte) che risale una decina di metri (passi di arrampicata) seguendo gli ometti.
In vista della forcella tra la punta Grohmann e la Cinque Dita scendere a sinistra (viso a valle) sino ad oltrepassare una colata d’acqua. Scendere arrampicando sempre verso la sinistra (faccia a monte) seguendo dei bolli rossi sino ad arrivare alla forcella.
Dalla forcella scendere il canale in direzione del passo Sella: molto delicato, soprattutto in caso di neve: rimanere inizialmente al centro, poi a sinistra e quindi ancora al centro, seguendo gli ometti. Arrivati al termine del canale tenere la sinistra (faccia a valle) per prendere la traccia che costeggia la base delle Cinque Dita sino a collegarsi al sentiero che scende dal rifugio sulla Forcella Sassolungo. Seguire quindi questo sino alla strada in prossimità del Rifugio Sella.
Altre note:
Prima salita: Antonio Dimai, J. Summermatter, Ilona e Rolanda Von Eotvos 11 agosto 1908
Links:
- http://www.scuolaguidodellatorre.it/relazioni/Grohmann-viaDimai/341/
- http://quartogrado.com/volume1_1/relazioni/PUNTA%20GROHMANN_Dimai_A.htm
- https://www.ramellasergio.it/Testo/VIE_FUTURE/SASSOLUNGO/vie_future_sassolungo.html
- http://www.paretiverticali.it/PUNTAGROHMANN.htm
- https://andreaintrip.blogspot.com/2018/08/vacanza-vagabonda-69-via-dimaiharrer.html