Secondo giorno della gita svizzera per il compleanno di Dani, in quella che sarà l’ultima domenica di libertà dato che il giorno dopo è iniziato il lockdown dell’intera penisola causa coronavirus 🙁
Partiamo con l’obiettivo di fare una ciaspolata tranquilla tutti assieme per poi mangiare ad un rifugio, quindi arriviamo a Siviez, posteggiamo e, dopo aver noleggiato le ciaspole per chi ne aveva bisogno, si parte!
Giornata bellissima, ciaspolata tranquilla e bella soprattutto nella prima parte lungo il torrente e in salita per pendii con bella vista sulla diga di fronte.
Da quando si prende invece l’ultima parte su pista diventa sempre meno interessante e a vista di impianti e sciatori.
Arrivati a Tortin cominciamo ad intuire di aver sbagliato qualcosa nella pianificazione della giornata: il rifugio che avevamo prenotato non è qui 😀
Intuiamo che per arrivare al rifugio è necessario prendere la funivia che va verso il Mont Fort, poco male tanto saremmo comunque andati per vedere il panorama. Un bel 40 CHF di biglietto (mi sembra di ricordare) e via.
Il tratto della funivia da Tortin a Col de gentianes passa in una vallata veramente spettacolare con aperture su altre vallate laterali solcate da freerider. Veramente bello.
Arrivati al Col de Gentianes ci guardiamo attorno e capiamo che aver prenotato il rifugio è stato un errore veramente tragico: il rifugio che abbiamo prenotato è sul pendio del Mont Fort più o meno alla nostra stessa quota ma per raggiungerlo bisogna scendere e risalire per un centinaio di metri scarsi, insomma un’oretta di cammino c’era e poi avremmo dovuto mangiare e tornare in tempo per la funivia… alla fine abbiamo optato per rinunciare (mi sento ancora in colpa con i rifugisti per il no show 🙁 ) e siamo saliti con l’ultimo tratto di funivia sul Mont Fort.
La funivia arriva una ventina di metri sotto la vetta su una piazzetta piana dove si trova anche un micro bar molto carino che sembra un igloo di metallo. Qui dentro abbiamo preso un goulash che non era niente male e incredibilmente nemmeno troppo caro!!
Al di la del bar il panorama da qui è fantastico, si vedono un bel numero di 4000 dal Cervino al Bianco.
Per salire alla vetta vera e propria ci sono delle corde fisse a cui potersi tenere in un tratto relativamente esposto ed innevato. Sono solo 20 mt dal piazzale ma qui non si ha la sensazione di essere in mezzo al casino, sembra quasi di essere su una vetta vera 🙂
Siamo rientrati sino a Siviez sfruttando la funivia per tutti e tre i tronconi, un salto a Nendaz per recuperare i bagagli e un veloce aperitivo e siamo quindi tornati in Italia per entrare in quarantena…